SMOG, M5S: 400 MILIONI PER RIDURRE EMISSIONI INQUINANTI

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CON PROTOCOLLO ARIA PULITA PRIMO PASSO CONCRETO NELLA LOTTA ALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

REGGIO  – “Esprimiamo soddisfazione per la firma avvenuta oggi in merito al protocollo Aria Pulita, sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio, sei ministeri (dell’ambiente, dell’economia, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, delle politiche agricole, della salute), Regioni e Province autonome, in un’ottica di sinergia per sviluppare impegni concreti e lavorare, in coordinamento con le Regioni, per adottare piani che portino a migliorare la qualità di vita dei cittadini e dell’ambiente “, lo commentano in una nota, a margine della firma del Protocollo aria pulita avvenuta al Clean Air Dialogue di Torino, i parlamentari del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi

“Grazie all’impegno del Ministro Sergio Costa, facciamo un passo avanti nella lotta all’inquinamento atmosferico, specialmente nella nostra Pianura Padana. Il Protocollo prevede lo stanziamento di 400 milioni, stanziati da questo Governo, per ridurre le emissioni inquinanti intervenendo nei settori maggiormente responsabili, dalla mobilità all’agricoltura, ma anche dalla riduzione degli incentivi per fonti inquinanti al riscaldamento civile. Emissioni che hanno un impatto sulla salute impressionante: in termini di costi sanitari, in Europa vengono spesi circa 300 miliardi di euro e in Italia 70 l’anno””, continuano i parlamentari.

“La lotta all’inquinamento atmosferico e alle emissioni climatiche alteranti ci hanno sempre visti capofila in Italia e in Europa. Ecco perché questo Protocollo si aggiunge ad una serie di misure portate avanti dal MoVimento 5 Stelle, che vanno dal blocco delle trivelle agli incentivi per favorire l’economia circolare, alla chiusura delle centrali a carbone entro il 2025, al fine di incentivare uno sviluppo del Paese sempre più pulito e sostenibile.

L’Italia oggi deve affrontare molte emergenze sotto il profilo ambientale, evidentemente per lo scarso impegno della vecchia politica. Per questo chiediamo all’Europa che vengano tenute fuori dal patto di stabilità le misure per contrastare i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico. Investimenti che creano tantissimi posti di lavoro, come riportano i maggiori report internazionali sui green job, e riducono i costi sanitari e migliorano la qualità della vita. Questo ci permetterebbe di accelerare concretamente nella riconversione economica del Paese e tutelare davvero la salute e l’ambiente dei cittadini, garantendo anche alle generazioni future di godere delle bellezze del nostro paese che oggi sono seriamente messe a rischio”, concludono Zanichelli, Spadoni, Mantovani e Lanzi.