Soldi della CIG più rapidi per i lavoratori

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Ridurre i tempi per l’accredito dei trattamenti di integrazione al reddito (assegni cassa integrazione ordinaria, cassa in deroga, assegni del fondo integrazione salariale e dei fondi bilaterali) previsti dal decreto-legge “Cura Italia”. Questo l’obiettivo dell’accordo INPS/ABI. Che significa in concreto? In primo luogo, le procedure INPS per l’accredito della prestazione non richiederanno più l’invio dei modelli cartacei validati presso gli sportelli bancari e postali. La verifica sulla validità dei conti correnti indicati per il pagamento delle prestazioni sarà ora effettuata con applicativi che comunicano direttamente con le banche (Data base condiviso). Allo stesso tempo, è stato semplificato il modulo telematico con cui le aziende comunicheranno i dati dei lavoratori per il pagamento dei trattamenti d’integrazione del reddito. Nel modulo saranno, tra l’altro, indicati il codice fiscale e l’Iban, cioè l’identificativo del conto corrente sul quale avverrà l’accredito della prestazione del lavoratore. ABI ha, infatti, definito la convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza COVID-19 di ricevere dalle banche un’anticipazione dei trattamenti ordinari d’integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel decreto-legge “cura-Italia” rispetto al momento di pagamento dell’Inps. Che accadrà, allora?

In particolare, dopo la presentazione all’INPS della domanda per il trattamento di integrazione salariale, il lavoratore potrà rivolgersi alla banca per ottenere un’anticipazione del trattamento per un importo massimo di 1.400 euro, ciò anche in virtù delle recenti innovazioni tecnologiche. La convenzione favorisce inoltre la gestione delle pratiche in “remoto”, al fine di limitare l’accesso in filiale alle esigenze indifferibili, in coerenza con quanto concordato tra ABI e i sindacati dei bancari Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin lo scorso 24 marzo 2020. Per questa ragione si raccomanda che i lavoratori interessati si rivolgano per telefono alla propria banca per evitare che sia necessario recarsi in banca per incassare l’importo dal conto corrente.