Ripartono in tutta Italia, da Nord a Sud nella loro 15° edizione, ben undici Summer Camp Aita! E’ un progetto nazionale che accoglie ogni anno bambini e adolescenti con autismo insieme a loro coetanei neurotipici, per promuoverne l’inclusione attraverso lo sport, in un contesto naturale di apprendimento sociale.
Sport, campus e inclusione sono le parole chiavi dell’iniziativa di punta dell’Associazione Progetto Aita Onlus, nata a Catania nel 2001. Da anni l’Associazione si occupa della realizzazione di progetti che possano essere in grado di stimolare l’inclusione sociale, la sensibilizzazione sul territorio e la trasmissione di un’informazione corretta, in tema di disabilità infantile.
Anche quest’anno alla base del programma ci saranno lo sport e le attività ludico-ricreative, strutturate e individualizzate secondo le competenze di ciascuno dei partecipanti. Summer Camp Aita è presente in 9 città italiane: Milano, Roma (2 campus), Fondi (LT), San Martino al Cimino (VT), Napoli, Bari, Catanzaro, Catania (2 campus), Siracusa, per un totale di 11 campus attivi, in cui partecipano, ogni anno, un totale di circa 250 bambini nello spettro autistico (ASD).
In ciascuna di queste sedi l’Associazione organizza, nei mesi di giugno e luglio, in un periodo compreso tra le 3 e le 7 settimane, a seconda della sede, dei campi estivi integrati tra bambini a sviluppo tipico e coetanei nello spettro autistico, avvalendosi della collaborazione di strutture sportive e cliniche del territorio. In ogni sede i bambini svolgono attività di nuoto, tennis, calcetto, atletica e in alcune sedi anche scherma, arrampicata sportiva e balli di gruppo.
Il progetto gode di ottime collaborazioni sportive in tutta Italia, tra cui Fondazione Milan Onlus , è stato selezionato, tra innumerevoli progetti, dalla Fondazione Vodafone Italia all’interno del contest “Call for Ideas” 2017 ed è stato vincitore due anni consecutivi (2015-2016) del bando promosso da Chiesa Valdese.
Inoltre il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ha riconosciuto Progetto Aita Onlus come associazione degna di nota per il lavoro svolto nella diffusione della pratica sportiva tra le persone disabili in Italia.
Il modello prevede un’organizzazione strutturata e replicabile che è ampiamente dettagliata nella guida pratica “Sport, Campus e Inclusione”, edito da Erickson.
