Sono nato a Rosario, più precisamente nel quartiere di Gobernador Galvez

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i miei genitori si sono separati quando avevo solo 2 anni. Mia madre era una cameriera ed ha lavorato tantissimo per crescere me ed gli altri miei due fratelli. Su mio padre posso dire molto poco, mi ha lasciato solo. Nei momenti difficili il cibo era sempre lo stesso: mate con il pane, ma mia madre ha sempre fatto tanto per noi. Per questo quando ho iniziato a guadagnare soldi con il calcio ho deciso di regalare a mia madre una casa, non volevo più vederla lavorare”.

Da diversi anni porta avanti la fondazione “Ninos del Sur”, creata lui e dal fratello per tutti i bambini poveri di Rosario: “L’abbiamo fondata per dare un’opportunità a tutti quei bambini poveri che non hanno nulla. E’ principalmente mio fratello a portare avanti l’attività, io finanzio tutto e mi tengo informato sulle attività dei bambini. Ospitiamo ragazzi che hanno vissuto in mezzo alla miseria, alla disperazione, alla violenza. Da noi possono studiare, fare qualsiasi sport, sono seguiti da psicologi. Cerchiamo di far capire ai ragazzi che esistono modelli di vita diversi da quelli che hanno visto”.

A 34 anni il “Pocho” Ezequiel Lavezzi ha deciso di dire basta con il calcio.

“Questa partita la ricorderò per sempre perché è l’ultima della mia carriera. Voglio godermi i miei figli, la mia famiglia. È il momento giusto per prendere questa decisione“.

Si ritira uno dei giocatori più amati dai tifosi del Napoli, uno che ha regalato magie al San Paolo e non solo.

Grazie Pocho <3

Fonte: Canchallena.com  calcio totale facebook