Sono passati 3 anni dal tragico incidente ferroviario sulla tratta Andria-Corato

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Un incidente che ha svelato quanto fosse pericoloso viaggiare su quei treni, una verità difficile da accettare e comprendere.

Per anni abbiamo creduto di viaggiare sicuri, per tutti era il trenino, da piccola mia madre mi metteva sul treno e da sola andavo a Barletta dove c’era sempre qualcuno ad aspettarmi.
Vi dico questo per farvi comprendere la fiducia che riponevamo su quella ferrovia.

Ma non era così e quando l’ho scoperto è stato un colpo duro da sopportare, un dolore che mi ha spinto a pretendere risposte, a prendere che chi doveva controllare si prendesse la responsabilità di non averlo fatto.
Ho cercato e cerco di dare voce agli studenti e pendolari che ancora oggi subiscono i disagi di viaggiare con corse e autobus sostitutivi insufficienti, in piedi stretti come sardine, senza sicurezza.

Ho chiesto che la concessione a Ferrotramviaria fosse revocata, invece la Regione unica ad averne la competenza l’ha addirittura rinnovata.
Una beffa che si aggiunge ai danni enormi che ancora oggi subiamo.
Per lungo tempo ho sentito il senso di frustrazione e solitudine, poi uno squarcio di speranza si è aperto quando anche i giudici hanno supposto che la Regione possa essere responsabile per non aver controllato e per aver rinnovato la concessione a Ferrotramviaria.

È un piccolo passo verso la giustizia per le 23 vittime, i 51 feriti di quel tragico 12 luglio 2016.

C’è ancora tanto lavoro da fare, tanti ostacoli da superare ma tutto questo non mi spaventa perché ho la testa dura e tanta determinazione.
#NonMolliamo

Grazia Di Bari