Speranza replica a Renzi sulla caduta di Letta: “Forse gli manco…”

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“Forse gli manco”. Roberto Speranza risponde a Matteo Renzi che nell’intervista in piazza a RepIdee a Bologna, lo indica come l’artefice della defenestrazione di Enrico Letta da Palazzo Chigi nel 2014. Speranza ha lasciato il Pd nel febbraio del 2017 ed è ora segretario di Articolo 1.

Speranza. quindi ha deciso lei di porre fine al governo Letta?
“Scopro che avrei deciso non solo di fare cadere Letta ma anche di avere imposto Giovanni Legnini come vice presidente del Csm. Cosa dire? Che non pensavo di avere tutto questo potere. Una vera dittatura dell’allora minoranza”.

Lei allora era capogruppo dem. Magari chiese una scossa?
“La verità è che Renzi dopo la vittoria alle primarie per la segreteria del Pd sugli sfidanti Gianni Cuperlo – che io appoggiavo – e Pippo Civati, cominciò a bombardare il governo Letta. E quindi o si andava a votare o si trovava una soluzione tra Letta e Renzi”.

Ma lei cosa disse allora?
“Feci notare che non era possibile andare avanti con un presidente del Consiglio espresso dal Pd e il segretario del Pd che sparava su quel presidente del Consiglio”.

Non ha avuto quindi un ruolo nella partita?
“Gli italiani non sono stupidi e sono in grado di capire come sono andate le cose. Alle affermazioni di Renzi, sorrido. Anzi, aggiungo: lui non voleva fare il premier, abbiamo dovuto costringerlo!”.

La sua verità qual è?
“Che divenuto segretario dem, Renzi aveva l’ambizione di andare a Palazzo Chigi”.

E per Legnini quale è stato il suo ruolo?
“Anche in quel caso ero capogruppo del Pd e, in una riunione con Renzi e con Luigi Zanda, sostenni che mi sembrava una figura adeguata al ruolo di vice presidente del Csm”.

L’ex segretario e premier le restituisce il ruolo di interlocutore. Potrebbe essere un’apertura politica?
“Forse gli manco”.