Speranza: “Sì a fase nuova ma massima prudenza”

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“Abbiamo scelto di partire riavviando il motore industriale, produttivo del Paese. Tenere il motore spento troppo a lungo sarebbe un prezzo troppo alto per l’Italia sia in termini di Pil che in termini sociali”. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza a ‘Mezz’ora in più’ di Lucia Annunziata su Rai3 a proposito della fase due. “E quando si riparte dal lavoro la foto è esattamente storia antica, più lavoro al nord, più uomini che lavorano che donne. E’ storia antica – ha aggiunto Speranza – è una situazione su cui dovremmo impegnarci, è un punto di debolezza. Al momento è il primo passo necessario per ripartire”.

“Non possiamo guardare l’umore del momento, non possiamo seguire il consenso e fare scelte, firmare decreti che ci porteranno consenso, prevale un sentimento di grande preoccupazione”. “La situazione è migliore rispetto al passato, ma ci siano ancora dentro. – ha sottolineato il ministro – la prudenza è fondamentale”. “I dati scientifici ci dicono che questo virus è ancora pericoloso e sarebbe un errore enorme sottovalutarlo”.

“Possiamo ricominciare a incontrare le persone dell’ambito più stretto con la massima precauzione, quindi mascherine ma anche distanziamento”. “Nel prossimo Dpcm – annuncia poi – ci sarà un intervento, uno stanziamento straordinario sul sistema sanitario nazionale”, con particolare riguardo all’assistenza territoriale.