In media ogni europeo spreca 180 kg. di cibo all’anno. L’Italia, con 149 kg., si colloca ad un livello inferiore, mentre il record è degli olandesi con 579 kg (dati FAO). La lotta alla povertà alimentare, anche nel nostro benestante continente, parte da queste considerevoli cifre. Una realtà che la Lombardia, prima regione a dotarsi di una legge sull’argomento (approvata nel 2015 dal Consiglio regionale all’unanimità), ha deciso di affrontare per puntare entro il 2025 all’obiettivo di una riduzione del 50 % delle eccedenze inutilizzate.
Prodotti ortofrutticoli, frutta e carne sono in cima all’elenco dei cibi che finiscono nella spazzatura e che in buona parte, con una serie di opportune iniziative, potrebbero invece essere recuperati per essere donati a chi ha bisogno. Il piano di azione della Regione, a questo proposito, prevede il sostegno agli enti che si occupano della raccolta e attività di formazione ed educazione. Dieci di questi, a fine luglio, sono stati scelti per aver presentato progetti di tutela e promozione del diritto al cibo che verranno finanziati con due milioni e mezzo di euro nel biennio 2019-20.
