“Spugne” impregnate di ftalati, Pfas, pesticidi e altre sostanze altamente tossiche

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Ecco come vengono definiti i cittadini europei da un recente biomonitoraggio condotto dall’European Environmental Bureau (EEB), il più grande programma europeo di screening sul livello di contaminazione umana causata da sostanze chimiche nocive. Veleni che provengono da processi industriali ad alto impatto ambientale come, ad esempio, la filiera della concia delle pelli, la produzione di carta e cartone per uso alimentare, la fabbricazione di materiali antiaderenti per la cucina e di tessuti idrorepellenti per l’abbigliamento tecnico.

Rilasciati nell’ambiente, gli elementi tossici contaminano l’aria, l’acqua e il suolo, avvelenando anche gli alimenti che portiamo sulle nostre tavole. Nonostante siano circa 1.400 le componenti chimiche classificate dalle normative europee come pericolose per la salute umana, sono soltanto 43 quelle realmente sottoposte a rigorosi controlli, mentre nella gran parte dei casi le aziende infrangono le leggi, le aggirano o sfruttano vuoti normativi.

La politica ha il dovere di tutelare i consumatori, ma siamo noi cittadini ad avere in mano lo strumento più forte di tutti: la possibilità di scegliere uno stile di vita ecosostenibile, acquistando solo prodotti ecologici, biologici, certificati e provenienti da filiere responsabili!

Tessa Gelisio