Sta arrivando una nuova recessione

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Lo suggeriscano tutti i principali indicatori che si guardano in questi casi: potrebbe iniziare già quest’anno e probabilmente non sarà grave come nel 2008-2009

Uno dei motivi della nascita dell ‘ Unione Europea era quello di attuare politiche economiche e fiscali coordinate.L’ obiettivo è certamente quello di favorire la libera circolazione di risorse finanziarie,merci e persone, ma di favorire sviluppo e occupazione. Forse qualcosa non ha funzionato visto che attualmente ben 12 stati Europei vivono una pesante fase di recessione. Italia,Spagna, Grecia, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Olanda, Portogallo, Slovenua, Regno Unito sono scivolati in questa pesante crisi.Questa situazione è accentuata dalla politica fiscale Tedesca che ha imposto all’ Europa insopportabili rigidità che potrebbero, a breve termine, avere ripercussioni nei confronti degli stati” più virtuosi”.La caduta della domanda aggregata penalizzera ‘ non solo gli stati in recessione ( a domanda interna) ma determinerà una minore richiesta di beni esteri, quindi un cali delle esportazioni. Se L’ Italia dovesse adottare politiche fiscali espansive ( maggiore spesa pubblica), senza che lo facciano gli altri con i quali è legata da rapporti commerciali ciò peggiorerebbe la nostra bilancia commerciale. Questo implicherebbe maggiori importazioni, maggiore indebitamento con l’ estero, un peggioramento dei conti. Il problema è complesso, sono da considerarsi gli interventi della BCE rispetto alla domanda di moneta, i tassi di interesse nei diversi stati, i tassi di cambio. Ogni stato, in particolare quelli fuori recessione, e per mero calcolo egoistico, aspettano le mosse degli altri. Intanto milioni di lavoratori perdono il posto di lavoro, migliaia di aziende chiudono i battenti. L’ attuale compagine Governativa non ci pare un grado di portare in Europa le nostre giuste rivendicazioni.