Sta tornando il tempo in cui le bestie stanno a cuccia e prevale la buona politica

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faraone

Ci sono volute due crisi di governo e il coraggio di pochi temerari, ma più passa il tempo e più si comprende il valore di quelle scelte.

I cittadini hanno chiare le loro priorità: pandemia, vaccini, ripresa delle attività attività economiche, lavoro. Chi ha votato si è affidato a chi ha proposto stabilità, serietà e buon governo.
Un tempo a Milano sarebbe stato premiato il pediatra con la pistola, in nome della sicurezza, anche in corsia, perfino tra i bambini. A Napoli sarebbe stato premiato il nuovo De Magistris, il magistrato che si candida nella città dove ha indagato, inquisito, arrestato fino a qualche giorno prima di firmare l’accettazione della candidatura. Un tempo a Roma i cittadini avrebbero votato un tribuno, bravo a parlare più che a governare.
Un tempo sarebbero state premiate le balconate, i no Expo, i no Olimpiadi, i no tav, i no euro, i no vax, i no green pass. Per fortuna questo tempo è passato.
Sì, il populismo, il sovranismo ed il giustizialismo appartengono al passato, anche se la formazione del governo gialloverde ad inizio legislatura sembrava l’inizio di un lungo incubo. Soltanto qualche anno fa nasceva il primo governo Conte, oggi è soltanto un brutto ricordo.
Ieri ha vinto un modello, diciamola così: ha vinto l’agenda Draghi e ha perso chi, dentro e fuori dal governo, continua a remare contro. Contro l’Italia innanzitutto.