Stabilità: Moretti (Pd), in comparto ambiente mancano risposte su Arpa

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Trieste – “L’assessore regionale Fabio Scoccimarro continua a dare risposte insufficienti sul settore ambientale. Dopo l’interrogazione di inizio novembre, relativa alla situazione caotica che sta vivendo l’Arpa al suo interno, con la fuga di tre dirigenti apicali e l’incertezza sulla gestione delle sedi (definita solo con la legge di Stabilità), anche durante il dibattito sulla Stabilità stessa non è stata data alcuna garanzia sul futuro dell’agenzia per l’ambiente”. Lo afferma in una nota il vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, chiedendo alla Giunta Fvg di chiarire “quali scelte intende prendere sul futuro dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa)”. “”Dopo che l’assessore all’Ambiente, al momento del suo insediamento, dichiarò che i vertici Arpa non sarebbero stati toccati (famosa la sua frase: ‘Squadra che vince non si cambia’) si sono susseguite una serie di defezioni. Il primo ad andarsene – ricorda l’esponente dem – fu l’allora direttore generale, Luca Marchesi, seguito più tardi dal direttore dell’Osservatorio meteorologico regionale (Osmer), Stefano Micheletti. Infine, nelle scorse settimane, è stata la volta anche del direttore amministrativo, Anna Toro. Tutti chiamati a ricoprire incarichi dirigenziali in Arpa Veneto“”. “Una situazione affatto normale, che ci preoccupa non poco. Così come non appare normale – aggiunge Moretti – che sia l’attuale direttore generale a tenere ad interim anche la gestione del personale. Ancora più assurdo, inoltre, è stato l’atteggiamento della Giunta riguardo le sedi”. “L’11 settembre scorso – precisa il consigliere regionale del Partito democratico – decise di rinviare, sine die, l’esame del documento Arpa del 30 giugno sul Piano di priorità degli interventi sulle sedi, a fronte dell’urgenza di definire alcune questioni. Tra queste anche le nuove sedi dei dipartimenti di Pordenone e Udine, i cui dipendenti sono attualmente ospitati all’interno del padiglione 3 dell’ospedale civile. Situazione definita solo ieri – conclude la nota – con l’approvazione della legge di Stabilità”.