Stefàno: Proroghe automatiche violano principi comunitari della Bolkestein

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“Le proroghe automatiche delle concessioni balneari, compresa quella impropriamente decisa dal governo nel 2018, sono in palese conflitto con la Direttiva Bolkestein sui servizi del 2006 e con la sentenza della Corte di giustizia europea del 2016”. Lo afferma il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee a Palazzo Madama in una intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia a commento di vicende che riguardano i lidi della provincia di Lecce e una sentenza del TAR della città salentina che ha annullato una decisione di proroga tecnica dell’amministrazione Comunale di Lecce. Stefàno sottolinea come “il Consiglio di Stato nel 2019 già aveva precisato che le disposizioni legislative che prevedono proroghe o rinnovi automatici di concessioni demaniali marittime violano i principi del diritto comunitario sulla tutela della concorrenza e pertanto non dovrebbero essere applicate”.
Il TAR di Lecce nella sostanza ha stabilito che la norma nazionale che prevede la proroga, ancorché in conflitto con quella euro-unionale, risulti vincolante per la pubblica amministrazione. Il senatore del Pd sottolinea come “il TAR di Lecce forse avrebbe fatto meglio, di fronte a dubbi interpretativi, a rimettere la questione alla Corte di giustizia”. “Per ciò’ che mi riguarda – conclude Stefàno – visto che è nota la primazia che riveste il diritto dell’Unione europea sugli ordinamenti nazionali mi attiverò per un riordino della normativa in materia che faccia definitiva chiarezza”.