Stintino dice sì al paesaggio culturale della Sardegna nell’Unesco

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Durante l’ultima seduta consiliare del 2020 approvato anche il debito fuori bilancio per i lavori nella scuola elementare.

Stintino  – C’è anche il Consiglio comunale di Stintino tra i 307 comuni della Sardegna che dicono sì alla mozione per il riconoscimento del paesaggio culturale della Sardegna nell’Unesco. E’ quanto emerge dall’ultima seduta del 2020 dell’assemblea civica durante la quale è stato dato anche il via libera al riconoscimento del debito fuori bilancio per la messa in sicurezza delle aule delle scuole elementari e materne di via Lepanto.

Il Consiglio comunale quindi dice sì alla mozione sul riconoscimento da parte dell’Unesco del paesaggio culturale della Sardegna e la definizione del suo territorio quale “museo aperto”.

«Si tratta di una mozione che sta approdando in tutti i comuni della Sardegna – ha spiegato il primo cittadino Antonio Diana – e viene chiesto l’impegno delle amministrazioni per dare maggiore forza all’iniziativa. La Sardegna è ricca di siti nuragici, e anche Stintino non è da meno. Sono stati censiti 5 villaggi nuragici, mentre uno è scomparso nel tempo. Quello di Casteddu è integro e sepolto e merita attenzione. Con il 2021 vorremmo avviare un percorso per la sua riscoperta».

Quella per la scuola è una somma di poco inferiore ai 13 mila euro che era servita per alcuni lavori di muratura e per la messa in sicurezza delle aule. Un’opera che si era resa necessaria a seguito di un sopralluogo effettuato all’inizio dell’anno scolastico.

«In quella occasione – ha ricordato l’assessora alla Pubblica istruzione Antonella Mariani – nella predisposizione delle aule per l’avvio dell’anno scolastico erano state riscontrate alcune sottili lesioni in alcune aule nello stabile che hanno convinto l’ufficio tecnico comunale a chiudere precauzionalmente le aule per effettuare una ricognizione generale dell’edificio». Era quindi emersa la necessità di interventi immediati, per consentire poi l’ingresso dei piccoli alunni.

I lavori avevano comportato la revisione completa di intonaci, l’asportazione delle zone pericolanti, il consolidamento e ripresa di alcune zone per rifare intonaco, rasatura e tinteggiatura. Si era proceduto, poi, alla messa in sicurezza di aule e corridoi quindi alla rifiniture dell’intonaco e alla tinteggiatura di alcune pareti. Infine, alla pulizie di aule e androne alla fine dei lavori.