L’ex-amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex-Ad di Ferrovie dello Stato, l’ingegnere-sindacalista, Mauro Moretti, è stato condannato a 7 anni dalla Corte d’Appello di Firenze presieduta da Paola Masi per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 quando l’asse di un vagone di un treno-cisterna che trasportava gpl cedette spezzandosi provocando il deragliamento e, quindi, una terribile esplosione e un incendio devastante mentre entrava in stazione nella cittadina marittima della Versilia facendo 32 vittime, bruciate vive nel rogo che seguì l’incidente, e un centinaio di feriti.
La sentenza arriva a nove giorni dal decimo anniversario della strage.
Moretti, nel corso del processo d’appello, durante l’ottava udienza, l’11 febbraio scorso, chiese di intervenire e annunciò di rinunciare alla prescrizione decidendo, quindi, di continuare ad affrontare il dibattimento che lo vede imputato: «Ho preso atto di quello che ha detto il procuratore, sono parecchi anni che si discute in merito alla prescrizione e sono stato spesso portato a bersaglio, per la prescrizione, per i fatti di Viareggio. Rinuncio alla prescrizione, lo faccio per rispetto delle vittime, dei familiari delle vittime e del loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente».
La rinuncia di Moretti alla prescrizione vale anche in Cassazione. Fu la stessa Corte a chiedere all’ex-amministratore delegato di Rfi ed Fs se fosse consapevole di questo. fonte https://www.secoloditalia.it