“Su gestione ospedali lombardi qualcuno dovrà rispondere”

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Vito Crimi difende Stefania Battistini e il Tg1 per il servizio sull’ospedale di Alzano Lombardo e lancia un messaggio: prima o poi qualcuno dovrà rispondere della gestione dell’emergenza coronavirus negli ospedali lombardi. Il capo politico del M5s, ricorda che “due giorni fa qualcuno dal centrodestra si è scagliato contro un servizio del Tg1 e la giornalista che lo ha realizzato. La loro colpa? Parlare dell’inchiesta per epidemia colposa, condotta dalla procura di Bergamo e del caso dell’ospedale di Alzano Lombardo, rimasto aperto nonostante il 23 febbraio scorso registrasse già pazienti affetti da Covid-19 ricoverati accanto ad altri”.

“È chiaro – avverte Crimi – che sulla gestione emergenziale degli ospedali lombardi nelle aree più colpite qualcuno dovrà risponderne, prima o poi. E non si potrà tentare sempre di svicolare puntando il dito contro il governo, nella speranza che i cittadini dimentichino i 30 anni di gestione privatistica della sanità lombarda a opera di Formigoni e dei suoi successori leghisti (quelli “competenti”, quelli che “la sanità lombarda è la migliore del mondo”)”.

“Nessuno mette in dubbio le eccellenze della sanità in Lombardia – prosegue il capo politico del M5s – ma si tratta di un sistema lasciato in mano ai privati e con strutture pubbliche costrette a tagliare, tagliare e tagliare”.

“Ritengo inaccettabile che oggi, in piena emergenza, qualcuno trovi perfino il tempo di accusare – nota ancora Crimi – quei giornalisti che fanno informazione, che ancora riescono a realizzare inchieste e che svolgono il proprio lavoro con professionalità. In un tempo in cui c’è chi non fa altro che diffondere fake news e falsità a tutte le ore, l’informazione è un bene prezioso, che dovremmo difendere con ogni mezzo”.

“Esprimo piena solidarietà all’autrice del servizio, la brava giornalista Stefania Battistini. Ringrazio tutti gli operatori del settore che, nonostante i divieti e le limitazioni, riescono a garantire una corretta informazione ai cittadini. E ringrazio quella sanità pubblica che qualcuno voleva smantellare definitivamente”.

“Se oggi il Paese sta evitando che le dimensioni di questa tragedia siano ben peggiori rispetto a quella che già sta avvenendo, lo dobbiamo a quei medici, infermieri e operatori del Servizio Sanitario Nazionale – in particolare della Lombardia, dove si sta affrontando una battaglia epocale – che con estremo spirito di sacrificio e abnegazione salvano vite e prestano soccorso senza sosta in prima linea”, conclude Crimi.