SU SCUOLE TECNICHE, MAFIA E CORRUZIONE OTTIMO DRAGHI

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SU SCUOLE TECNICHE, MAFIA E CORRUZIONE OTTIMO DRAGHI, MA DOVRA’ CANCELLARE I DISASTRI GIALLO-ROSSO-VERDI

IVANO TONOLI, SEGRETARIO POLITICO PARTITO UNIONE CATTOLICA: “IL NUOVO PREMIER HA SOTTOLINEATO LE TRE PRIORITA’ AL CENTRO DEL NOSTRO IMPEGNO FONDATIVO. SU QUESTI STESSI TEMI I POPULISTI CHE ORA LO SOSTENGONO HANNO FALLITO E PEGGIORATO I PROBLEMI, DUNQUE IL NOSTRO DIALOGO SARA’ SOLO CON LUI”

Sostegno alle scuole tecniche per la ripartenza industriale, lotta alle mafie e contrasto alla corruzione alimentata dalle stesse organizzazioni criminali. Siamo grati, come Italiani e come Cattolici Uniti, che il discorso programmatico di esordio ufficiale del nuovo Premier Mario Draghi davanti al Parlamento abbia messo al centro le tre priorità sulle quali si fonda la ragione del nostro impegno e della nostra salita in Politica. La voce autorevole dell’ex Presidente della Banca Centrale Europea ci conforta sul fatto che la direzione programmatica e operativa da noi intrapresa fin dal 2019 è sempre stata quella giusta, e non avevamo alcun dubbio che fosse così, mentre due anni fa regnavano a palazzo Chigi – incuranti del Paese reale e delle sue effettive sofferenze – i campanacci populisti e sovranisti oggi silenti e dimessi ma purtroppo non ancora dimissionari. Adesso, tuttavia, proprio la sottolineatura forte di questi singoli punti sfidanti comporterà, per il Presidente del Consiglio appena nominato, la necessità assoluta di cancellare i provvedimenti fin qui adottati dai ministri giallo-rosso-verdi che si sono avvicendati, dal 2018 a oggi, nel corso dei due precedenti governi Conte: perché sono appunto quei provvedimenti sciagurati e scellerati, originati dallo snobismo ideologico contro la formazione tecnica e dal patologico eccesso di giustizialismo nemico di una giustizia penale e civile puntuale e giusta, che hanno creato e aggravato, fino a renderli esponenziali, i problemi adesso da affrontare per ciascuna delle tre priorità richiamate dallo stesso Draghi. Risolverli, ahinoi, sarà tutt’altra e immane cosa. La sola certezza è che le forze populiste, pauperiste e sovraniste, adesso riunite in una inedita coalizione numerica parlamentare arlecchinata a tre colori (ai nastri di partenza già divisa in due blocchi dichiaratamente contrapposti), hanno fallito miseramente, e quel che è peggio hanno trasferito i risultati dei propri fallimenti sugli Italiani condannandoli alla miseria e all’economia sommersa, irregolare, illegale. Per tale ragione, il nostro unico interlocutore sarà il nuovo Capo del Governo, al quale volentieri, di nostra iniziativa ovvero qualora richiesti, sottoporremo non i falsi rimedi delle due ex maggioranze governative precedenti, ma le vere soluzioni auto applicative ispirate all’autentica interpretazione della Dottrina sociale della Chiesa Cattolica. Soluzioni che, ove adottate – e come è stato ampiamente dimostrato dai fondati pareri espressi da molti qualificati giuristi ed economisti dopo la presa visione del nostro Libro programma giunto alla seconda edizione e stampa – sono destinate a produrre, a beneficio dei nostri Connazionali e dell’intera Comunità nazionale, tre numeri decisivi non solo per ripartire ma per rinascere: 700.000 nuovi iscritti agli Istituti professionali che si tradurranno (stime Unioncamere) in altrettanti occupati qualificati destinati verso il mercato del lavoro artigianale, industriale e dei servizi tecnologici e innovativi, 220 miliardi sottratti all’antiStato criminale malavitoso e quasi altrettanti recuperati combattendo gli sprechi, gli arbitrii burocratici e gli abusi causati da mezzo secolo di regionalismo consociativo. Praticamente una somma doppia del Recovery Fund, ottenibile in minor tempo e soprattutto non a debito, e il riassorbimento di tutti i posti di lavoro distrutti non soltanto dalla pandemia ma anche dagli schizofrenici lockdown di Conte e Speranza. Il quale, probabilmente, crede di essere diventato “Sua Sanità” e di avere come Premier lo stesso di prima.