Succede che quando non si sa cosa inventarsi, ci si appiglia a delle “falsità grossolane”

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E pretestuose per tentare di buttare fango su di una persona senza ombre. Il bersaglio preferito ultimamente è il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, un professionista qualificato e di specchiata umanità e competenza, con l’unico neo di essere stato designato e votato dal MoVimento 5 Stelle.

Un quotidiano in particolare è così ossessionato da Tridico da avergli dedicato un contornato in prima pagina persino all’indomani della maxi inchiesta sulla ‘Ndrangheta, di cui, si badi bene, nella stessa prima pagina dello stesso giornale non v’è traccia.
L’ultima trovata riguarda un grandioso scoop su un presunto aumento di stipendio da parte del presidente Tridico, mentre l’istituto starebbe sprofondando tra i debiti. Niente di più falso e tendenzioso, posto che l’attuale presidente percepisce meno della metà dello stipendio del suo predecessore. Sessanta mila euro all’anno a fronte dei centotrenta mila, oltre alle spese di trasferta, del rimpianto Tito Boeri. Evidentemente il lavoro encomiabile che sta svolgendo Tridico da quando guida il nostro istituto di previdenza inizia a dare fastidio a qualcuno o ad oscurare il lavoro meno encomiabile di qualcun altro.

La notiziona è stata subito rilanciata dal nostro pagliettaro professionistia ex ministro, ex nutellaro pentito ed ex nordista mai pentito, che conclude la sua nota stampa con la sua frase ad effetto preferita “L’Italia merita una classe dirigente migliore di questa”. Lo vada a spiegare ai Calabresi ai quali sta propinando lunghissime liste di riciclati, trombati, indagati e annoverati nei verbali delle inchieste sulla ‘Ndrangheta. Personcine così a modo che a Pasquale potrebbero soltanto allacciargli le scarpe.

Vittoria Baldino