Succede quasi in ogni parte del mondo

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Con maggiore o minore violenza: quando vuoi criticare una donna, attacchi il suo corpo. Se state pensando che sia una banalità, se state pensando che, dopo tutto, se sei una donna pubblicamente esposta allora tu debba aspettartelo e magari anche accettarlo, allora siete parte del problema.

Quando una donna non risponde a quel canone che la società le ha cucito addosso, quando non è madre, moglie, in linea, perfetta, sorridente, accondiscendente, allora diventa qualcosa che un sistema patriarcale respinge, attacca; non nel merito delle sue azioni, del suo operato. Viene attaccata come non si farebbe mai con un uomo perché nessun uomo viene condannato in questo modo, a nessun ministro dell’istruzione gli si rimproverebbe che non può essere all’altezza del compito perché non ha figli, nessun ministro verrebbe messo alla gogna perché non ha gli addominali in forma perfetta, a nessun ministro verrebbe detto: allora copriti (oltretutto cogliendo l’occasione ancora una volta per strumentalizzare in maniera becera la storia di Silvia Romano, di fronte alla quale dovrebbero solo togliersi il cappello).

Non c’è parola che in questo momento potrebbe decrivere lo schifo è la rabbia che provo.

Tutta la mia solidarietà a Lucia Azzolina, a Silvia e a chi, ogni giorno, subisce tutto questo.

Gilda Sportiell