SUCCESSO DEL CORTEO DIGITALE

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SUCCESSO DEL CORTEO DIGITALE A SOSTEGNO DELLO SCIOPERO E DELLE AZIONI DI TWEETSTORM CONTRO CONFINDUSTRIA

“ANDRÀ TUTTO BENE SE DIFENDIAMO I LAVORATORI”

FIRENZE – Potere al Popolo! sostiene lo sciopero generale di 24 ore indetto per oggi, 25 Marzo, dal sindacato USB per tutte le categorie, pubbliche e private.

Più di mille persone hanno partecipato in tutta Italia al primo corteo digitale a sostegno dello sciopero dell’USB, postando sul proprio profilo una foto con il cartello “ANDRÀ TUTTO BENE SE DIFENDIAMO I LAVORATORI Blocchiamo le attività non essenziali! Blocchiamo confindustria!”, e anche alle azioni di mailbombing e tweetstorm lanciate contro Confindustria (QUI il link con tutte le foto. QUI tutte le istruzioni fornite).

L’epidemia del Covid-19 ha mostrato infatti che per chi ci governa, per gli imprenditori, per Confindustria, c’è chi può morire e chi si salva: ogni giorno, milioni di persone continuano ad uscire di casa per andare a lavorare, soltanto per la fame di profitto che non si ferma nemmeno di fronte alla morte.
Il decreto che avrebbe dovuto chiudere tutto di fatto non c’è stato: il Governo, succube di Confindustria, ha indicato un numero enorme di attività aperte, e qualunque imprenditore può dichiarare che la sua attività è necessaria con l’autocertificazione.

Fabbriche non a norma dal punto di vista della salute, metro e treni locali affollati, minacce e sanzioni a chi protesta, il risultato è uno stillicidio di morti: secondo l’Osservatorio indipendente curato da Carlo Soricelli, dall’inizio dell’emergenza sono almeno 59 i morti per aver contratto la malattia sul lavoro, ma il conto è parziale. Ben venga, dunque, lo sciopero generale, ben vengano le astensioni di massa dal lavoro con qualunque pretesto, sciopero bianco, “sciopero della febbre”, astensione dallo smart working, etc.

Non solo l’ultimo DPCM è inutile, ma resta in piedi il vergognoso Protocollo sulla sicurezza tra le parti sociali, che consente alle imprese di continuare a lavorare in qualunque condizione mentre le lavoratrici e i lavoratori devono stare zitti e obbedire, con gravissimi pericoli per la loro salute e la salute di tutta la comunità.
Perché l’Italia è ferma, ma il profitto deve andare avanti.