Sud, la priorità è investire sulle infrastrutture

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“Non vogliamo morire in attesa di una rivoluzione francese. Il rilancio dell’Italia passa necessariamente da una urgente chiusura del divario NORD-SUD, a partire dall’investimento necessario per le infrastrutture. Le due parti del Paese vanno tenute insieme da una strategia di crescita comune, archiviando quella ingiusta stagione che ha voluto raccontare di un Nord Produttivo e un Sud assistito”

“Nord e Sud Italia sono di fatto già legati tra loro da una fitta rete di rapporti commerciali, produttivi e finanziari che determinano condizionamenti reciproci. Per questo il Mezzogiorno va messo nelle condizioni di rafforzarsi, anche a beneficio dell’intera nazione, soprattutto nel settore infrastrutturale e ambientale, non solo per il trasporto passeggeri ma anche e soprattutto per il tema trasporto merci e logistica”

“E invece il Piano Colao non mette il Mezzogiorno al centro della ripartenza. E sull’alta velocità ferroviaria al Sud si può e si deve fare, e non è rispettoso per tutti i cittadini annunciare di aver fatto l’alta velocità semplicemente portando i treni di AV sulla linea storica. La Ministra Demicheli rimetta mano alle priorità individuate dal DL Rilancio dove per esempio il tema porti, retroporti e strutture dedicate all’economia marittima non appare strategico”

“È inaccettabile e chiediamo maggiore attenzione per una tipologia di mobilità che non può essere dimenticata ma che diventa una sfida, quella di migliorare l’offerta per combattere le paure di tornare ad utilizzare i mezzi pubblici. La spesa pro-capite nelle aree del sud della Pubblica Amministrazione è pari a 11.309 Euro, al nord 14.168 Euro, questi sono numeri non annunci, e dobbiamo partire da un riequilibrio e da una più puntuale individuazione delle priorità, prima di morire in attesa di una Rivoluzione francese”