SUL LIBRETTO EDUCATIVO DI RISPARMIO È CONVERGENZA GHISOLFI – LUSARDI

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In una intervista recente al quotidiano nazionale Il Giornale, la direttrice del comitato governativo per l’educazione finanziaria propone che fin dalla prima elementare sia istituito un “salvadanaio” con una dote monetaria con cui responsabilizzare ogni alunno dalla età pre-adolescenziale. Una innovazione di cui si è fatto interprete anche il Banchiere e scrittore fossanese, con l’ideazione di libretti per i nuovi nati

Un salvadanaio da non rompere, semmai da accudire per distinguere in concreto tra consumi e investimenti entro i quali suddividere razionalmente le somme che si hanno a disposizione come redditi correnti o come risparmi pregressi accantonati.

Che lo si chiami salvadanaio oppure libretto di risparmio, la finalità non cambia perché lo strumento è quello dell’educazione Finanziaria applicata – nella proposta della professoressa Anna Maria Lusardi – agli alunni fin dalla loro iscrizione come matricole della scuola primaria o elementare.

L’idea della luminare economista e massima esperta di teoria del benessere finanziario, attuale direttrice del comitato governativo Edufin attivo dal 2017, è stata ulteriormente esplicitata nell’intervista da lei rilasciata al quotidiano Il Giornale e apparsa sull’edizione dello scorso fine settimana; su di essa si registra la piena convergenza con le iniziative espresse dal Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi culminate per esempio nell’istituzione di una specifica linea di libretti di risparmio per i nuovi nati, che è stata accompagnata da notevoli adesioni tali da aver fatto della stessa una prassi riconosciuta meritevole.

Dette proposte infatti hanno la indubbia qualità di passare dalla teoria alla pratica, accrescendo il tasso motivazionale dei ragazzi tramite il loro primo diretto confronto con una dote monetaria tutta propria, su cui assumere decisioni e compiere scelte finalistiche.