SUL SALARIO MINIMO, L’ITALIA NON PUO’ RESTARE INDIETRO

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In Francia 1.539 euro al mese, in Germania 1.584, in Spagna 1.050, in Belgio 1.594. I dati Eurostat sul salario minimo in Europa non lasciano dubbi: l’Italia non può restare indietro rispetto al resto dell’Unione.
Dobbiamo agire al più presto, a livello nazionale ed europeo, affinché i lavoratori italiani non siano più lavoratori di serie B in Europa e possano finalmente avere la garanzia di un compenso adeguato al lavoro svolto.
Sosteniamo il lavoro del Ministro Nunzia Catalfo, il 2020 sarà l’anno svolta anche per l’Italia. Tutti i lavoratori possono contare su di noi.
Secondo Eurostat, sono 21 su 27 i Paesi membri che dispongono di un salario minimo nazionale. Questo vuol dire che milioni di lavoratori in Europa possono contare su una retribuzione di base che garantisce loro una vita dignitosa. Tuttavia, in molte altri Stati il salario minimo è talmente basso rispetto alla media che costringe tanti lavoratori a vivere al limite della soglia di povertà con conseguenze anche per l’economia italiana che soffre di dumping sociale. L’impegno del MoVimento 5 Stelle in Europa sarà quello di fare in modo che il salario minimo possa davvero essere uno strumento per contrastare il degrado sociale ristabilendo la dignità delle persone.