Sulla questione morale non si transige

0
48

Non possiamo non ricordare che siamo l’unico movimento che manda via chi è indagato per reati gravi come la corruzione. La corruzione che è il cancro di questo paese non può far parte della politica. Forse siamo stati abituati male, forse le notizie di cronaca di funzionari, sindaci, presidenti di regione indagati o condannati per corruzione o voto di scambio non ci fanno più effetto. Eppure quando subiamo uno scippo, una rapina ci arrabbiamo. Invece quando leggiamo di nuovi appalti truccati, di tangenti sui giornali ci sembra normale. Ogni giorno un nuovo indagato, un arrestato, un corrotto che usa la politica per i propri interessi personali, che usa il suo potere per assumere gli amici degli amici, che fa concorsi truccati o che non li indice proprio i concorsi. È questa la differenza, noi tiriamo da una parte per riportare i diritti dei lavoratori, per indire veri concorsi, per appalti che siano trasparenti e puliti e dall’altra ci sono loro, gli ignavi, i vigliacchi che fanno tutto quello che possono fare per una manciata di voti o per soldi. Noi andremo avanti per la strada dell’onesta, provando a rimettere le cose al posto, denunciando, additando chi ricopre posizione di potere solo per fregare i cittadini.
Il tempo è galantuomo ma non basta. Con il pacchetto anticorruzione, con l’aumento delle pene e il daspo per il voto di scambio diciamo basta, diciamo che il tempo per questi furfanti sta per finire.

di Paola Taverna