Sviluppo Rurale. Casili: “Accertata la perdita di risorse per l’agricoltura pugliese”

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“Finalmente i dirigenti dell’assessorato all’agricoltura svelano le carte sul PSR, mettendo fine alle bugie di Emiliano e dell’ex assessore Di Gioia. Purtroppo, il quadro prefigurato dal dirigente Luca Limongelli è drammatico: ci siamo giocati per sempre la reputazione di fronte alla commissione europea e al coordinamento delle regioni italiane che fino ad oggi abbiamo presieduto”. Questo il commento del consigliere del Movimento 5 Stelle Cristian Casili in seguito all’audizione sullo stato del PSR 2016-2020.
“Un danno d’immagine incalcolabile e soprattutto un danno alle nostre imprese difficilmente sanabile sia in questa programmazione, che nella prossima, 2021-2027 in cui a pesare saranno le sanzioni e decurtazioni delle risorse a noi assegnate come anticipato da Bush, capo Unità dello Sviluppo Rurale. È vergognoso – denuncia Casili – a un anno dalla chiusura del programma, essere inchiodati a un avanzamento della spesa pari al 20 per cento che ci relega all’ultimo posto tra le regioni italiane. Una Regione che ha a disposizione oltre un miliardo e mezzo di euro e non riesce a spendere le risorse assegnate né a far partire gli investimenti, non ha alibi nei confronti della nostra agricoltura che rispetto ad altre regioni sconta problemi legati a calamità naturali, come gelate e maltempo, e fitosanitarie, come la nota xylella. Con quale faccia – incalza il consigliere – Emiliano continua a salire sui trattori o fa la sceneggiata della messa a dimora di una pianta di ulivo, se non è stato capace di gestire, come avrebbe dovuto fare, un pacchetto cospicuo di risorse estremamente vitali per la nostra agonizzante agricoltura? Siamo stanchi delle menzogne di Emiliano, capace di dichiarare insieme a Di Gioia che le risorse impegnate erano pari all’80 per cento salvo oggi essere sbeffeggiati dalla Commissione europea che ha preteso dati veri, che si sono dimostrati impietosi. Avevo richiesto due anni fa – spiega il pentastellato – quando mi accorsi delle criticità dell’EIP, il sistema informatico che ha di fatto causato fiumi di ricorsi da parte delle imprese pugliesi, di supportare tale strumento, inefficace, con una preistruttoria che avrebbe scongiurato l’impasse del PSR pugliese. Sarebbe bastato dotarsi di più personale per garantire la fluidità delle istruttorie. E invece, mi fu risposto dall’assessore che tutto sarebbe proceduto regolarmente. Oggi, la Regione ha due alternative da perseguire: annullare i bandi o cambiarne i criteri. In entrambi i casi si perderanno importanti risorse. Una sconfitta senza precedenti per la nostra agricoltura”