Taglio dei parlamentari, referendum fra marzo e giugno

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Dopo la firma di 71 senatori, la Cassazione dà il via libera al quesito, ora la data spetta al governo, intanto per l’Antimafia ci sono tre impresentabili alle Regionali
L’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione ha dichiarato conforme all’articolo 138 della Carta Costituzionale la richiesta di 71 senatori di indire il referendum sulla legge costituzionale che taglia il numero dei parlamentari. Il quesito è legittimo, la data sarà stabilita con decreto del presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei ministri. La riunione del governo dovrà essere convocata entro 60 giorni da oggi, la data del referendum sarà tra il 50esimo e il 70esimo giorno dopo il Cdm, quindi tra fine marzo e inizio giugno, a meno dello scioglimento anticipato delle Camere. Tutto quando dopo il passo indietro di Luigi Di Maio da capo del Movimento Cinque Stelle, il premier Giuseppe Conte ha deciso di restare a Roma per affrontare i dossier più urgenti, e ha disertato l’appuntamento del Forum di Davos. Intanto la campagna elettorale per Calabria ed Emilia-Romagna è alle ultime battute, si vota domenica 26, e la Commissione nazionale Antimafia ha diffuso il nome di tre cosiddetti impresentabili: un esponente di Fratelli d’Italia e due di Forza Italia.​​