Da almeno un anno cerco di spiegare il concetto di valore predittivo positivo e negativo
(VPP e VPN) dei test diagnostici che usiamo e di come questi siano legati alla prevalenza della malattia nella popolazione in esame. Credo che questo sia stato il mio più grande fallimento comunicativo e mi consola solo il fatto che anche altri miei illustri colleghi – penso per esempio ad Alessandro Vespignani – hanno cercato di spiegare la stessa cosa, a quanto pare senza successo
Non ripeterò quindi la lezione che troverete nei vecchi post ma arriverò subito al punto: non ha senso fare test per il COVID-19 nella popolazione vaccinata! Troveremo infatti un numero importante di falsi positivi (con i disagi che ne conseguono e il rischio di paralizzare le attività senza motivo). I test vanno fatti solo se ci sono i sintomi, naturalmente, ma non di routine. Bisognerebbe fermare subito questa pratica assolutamente anti-scientifica.
