Tassa di soggiorno, Franceschini: “La norma l’ho voluta io”

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Il ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, torna sulla norma del dl rilancio che ha modificato la disciplina della tassa di soggiorno e sottolinea: “Nessun mistero. La norma sulla depenalizzazione del mancato versamento della tassa di soggiorno l’ho voluta io, dopo una audizione in Parlamento, e ho chiesto io ai miei uffici di scriverla. O meglio l’hanno chiesta molti gruppi parlamentari di opposizione e maggioranza, le Regioni, le associazioni di categoria e io l’ho fatta preparare e l’ho presentata perché giusta. Nessuna norma ‘salva suoceri’ o fantomatiche manine di Palazzo Chigi – aggiunge Franceschini – la norma nasce negli uffici del Mibact perché è una norma giusta e il presidente del Consiglio non ne era a conoscenza prima che la portassi in Consiglio dei ministri, così come io non sapevo della vicenda del Plaza. Il mistero semmai è come si possa continuare ad alimentare retroscena quando abbiamo spiegato più e più volte come sono andate le cose, l’ultima quattro giorni fa con una nota stampa diramata dal Mibact. La modifica della disciplina sulla tassa di soggiorno introdotta dall’articolo 180 del decreto rilancio – ricorda Franceschini – è stata frutto di un approfondito dibattito parlamentare che ha visto coinvolte maggioranza e opposizione. La norma risponde a specifiche richieste delle associazioni di categoria e delle Regioni, presentate a più riprese al Governo