Il presidente Joe Biden nelle prossime settimane presentare un pacchetto di riforma fiscale
Che prevede un netto aumento della tassazione per gli americani più ricchi — fino ad arrivare ad una aliquota marginale sul reddito del 39,6% ed una aliquota sul capital gain del 43,4%.
Si tratta di aliquote molto elevate per gli standard attuali. “Per i newyorkesi, l’aliquota più alta effettiva combinando quella federale e statale potrebbe arrivare fino al 52,2%. Per i californiani, addirittura al 56,7%”, afferma Bloomberg News.
Le indiscrezioni sono state accolte male dai mercati, con il Dow Jones che si è chiuso al ribasso di 300 punti nella giornata di ieri. La proposta, che sarà annunciata poco prima del discorso che Biden terrà mercoledì prossimo dinanzi al Congresso, è comunque da considerarsi solo come il punto da cui partire per i negoziati al Congresso.
La Casa Bianca ha infatti assolutamente bisogno da parte del Congresso di ricevere fondi per finanziare la prossima fase del suo piano per riformare l’economia americana attraverso maggiori spese sociali, l’American Families Plan.
Ma le stesse fonti democratiche vicine alla Casa Bianca fanno sapere di essere scettiche sul gettito che l’IRS potrà ottenere dalla tassazione sul capital gain oltre una certa aliquota, attorno al 30%. Quindi è probabile che l’aliquota finale su cui si accorderà il Congresso dopo i negoziati sia ben più bassa di quella proposta del 43,4%.
Non è neppure chiaro se questa nuova aliquota si applicherà ai capital gain ottenuti nel 2022, o se già parzialmente su quelli dell’anno in corso.
Da parte sua la banca d’affari Goldman Sachs ha mandato ai suoi clienti una nota in cui afferma che “non ci sono sorprese nella proposta di Biden” e di attendersi che “il Congresso passerà una versione rivista al ribasso di questo aumento delle tasse”.
La Casa Bianca comunque non intende fermarsi qui e sta cercando ulteriori strade per aumentare la tassazione sui più ricchi, ad esempio rivedendo le norme relative alla tassazione sulle proprietà e sulle eredità immobiliari.
Una ipotesi presa in considerazione è quella di rivalutare i beni passati ad un erede al costo di mercato in quel momento e non al costo originale. Secondo la Casa Bianca una riforma in questo senso potrebbe spingere gli individui a liquidare alcune proprietà prima della morte, permettendo così più facilmente all’IRS di tassarle, invece di passarle agli eredi per un trattamento fiscale più favorevole.
