Tasse di Beppe Ghisolfi

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Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

È il contributo che ogni cittadino provvisto di reddito deve pagare allo Stato in cambio dei sevizi che riceve. Lo Stato provvede all’istruzione, alla sanità, ai trasporti e a tutto l’apparato pubblico con una spesa che supera gli 800 miliardi l’anno. I cittadini pagano un’imposta su quanto guadagnano per contribuire a pagare le spese del Paese (in realtà ciò non è sufficiente). Man mano che sale il reddito sale anche la percentuale di tassazione in base al principio che chi guadagna di più deve contribuire in misura più che proporzionale alle spese dello Stato. 

Ci sono poi un’infinità di altri tributi che, ad esempio, colpiscono la benzina (senza tasse costerebbe un terzo), i prodotti di consumo (con l’Iva), i bolli, i ticket per la sanità e una lunga serie di balzelli di varia natura. Ovviamente pagare le tasse è un dovere ma le lamentele sono numerose perché gli sprechi ed i privilegi degli apparati pubblici danno molto fastidio e la gente ritiene che lo Stato spenda troppo. Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini!”. È uno degli slogan più usati dai politici nelle campagne elettorali. A campagna terminata, però, la frase viene spesso dimenticata.