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Sollecitato da ‘Il Messaggero’ a fare chiarezza sul punto della Relazione al Parlamento in cui viene detto che tali investimenti non possono essere ripartiti su base territoriale, il ministro ammette: “Si poteva spiegare meglio”. “L’Alta velocità non è regionalizzabile”, afferma Giovannini.
Il ministro dichiara che del totale degli investimenti assegnati al suo ministero, al Sud è destinato “il 55% su 61,4 miliardi”. “E se si considerano solo i nuovi progetti inseriti nel Pnrr si arriva al 64%” aggiunge. Per quanto riguarda l’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria, nel Pnrr, rivela il ministro, “sono inseriti solo i lotti realizzabili e resi fruibili entro il 2026, ma ci sono quasi 10 miliardi sul bilancio dello Stato per proseguire l’opera oltre tale data”.
Al Mit si lavora anche al Ponte sullo Stretto. “Stiamo per affidare l’incarico per lo studio di fattibilità tecnico-economica – spiega Giovannini – Lo studio servirà per valutare le diverse soluzioni, compresa l’opzione-zero come ci ha chiesto il Parlamento. Il progetto esistente per la campata unica va in ogni caso aggiornato, sia per le nuove normative tecniche sia perché l’ipotesi di project financing non regge in relazione alle previsioni di traffico”.



