Nilo Durbiano, ex sindaco di Venaus, è la memoria storica dei No Tav, battaglia da lui combattuta senza risparmio di sceneggiate e proteste clamorose. Leggere oggi le sue affermazioni secondo cui la decisione del presidente del Consiglio di procedere con il Tav è da considerarsi “un’istigazione alla violenza” lascia francamente sconcertati.
Le parole di Durbiano vanno oltre lo spirito dell’antipolitica: esse prefigurano un ricatto allo Stato e al governo, una minaccia all’ordine pubblico e legittimano ogni futura azione violente dei No Tav. Un uomo delle istituzioni che si esprime in quel modo disonora l’istituzione che ha servito e si pone in una oggettiva condizione di anti-Stato. Le affermazioni di Durbiano dovrebbero essere attentamente valutate dal magistrato poiché in esse ogni persona di buon senso vi legge una preventiva giustificazione della violenza.
