Tennis: Us Open, primo turno difficile per le racchette azzurre

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Il sorteggio degli Us Open, al via domani, non è stato benevolo per il tennis italiano nell’anno di grazia che riporta un azzurro fra i top ten dopo quarant’anni e che promette così tanto con Berrettini, Sonego e Sinner. L’ultimo arrivato, il numero 131 del mondo, ‘Jannik il freddo’, di scuola tennistica Sartori-Piatti ma di testa altoatesina, il più maturo di sempre dei giovani italiani, che cinque mesi fa si affacciava sulla scena aggiudicandosi i tornei Futures, per i 18 anni appena compiuti si è regalato la prima qualificazione a un tabellone Slam. Interrompendo un tabù che resisteva da Diego Nargiso a Melbourne 1988, diventando il terzo italiano più giovane di sempre negli Slam. E ha così portato a nove elementi il contingente azzurro nell’ultimo Major stagionale. Ma anche lui non è stato affatto fortunato nel pescare come abbinamento di primo turno Stan Wawrinka, campione 2016, potente picchiatore che sta ritrovando la condizione dopo l’operazione al ginocchio. Del resto, Thomas Fabbiano (87 del mondo) ha trovato subito Dominic Thiem, il migliore dei secondi, dopo i soliti Djokovic-Nadal-Federer, prima dei NextGen Daniil Medevedev (che quest’anno ha battuto due volte re Nole I di Serbia) e Sascha Zverev (che ha appena risolto la grana manager, passando nelle mani dirette di Godsik, l’amico-socio-agente di Roger Express). Per il 30enne dal baricentro basso e dal cervello e dal cuore immensi è davvero un durissimo abbinamento, pensando che Thiem l’anno scorso si è arreso solo ai quarti e solo al quinto set a Rafa Nadal e cerca disperatamente l’ultima occasione stagionale di gloria negli Slam. Andreas Seppi (oggi 77 Atp), dopo l’ennesimo problema all’anca, cerca di stoppare l’ennesimo tentativo di risalita del talento sbiadito Grigor Dimitrov. Il 24enne Lorenzo Sonego, che ha fatto grandi progressi ed è salito fino al 48 della classifica, cerca una difficile rivincita contro lo spagnolo anomalo, il veterano Granollers, dopo il ko nel primo turno di Wimbledon. Marco Cecchinato (67), che ha appena dato segni di risveglio dopo un’annata da incubo, sfida il solido Laaksonen, con tutte le perplessità sulle sua tenuta offensiva sul cemento e un eventuale secondo turno comunque durissimo contro il vincente del derby dei giovani canadesi Shapovalov-Alassime. Riuscirà Fabio Fognini (n. 11 del ranking) a trovare una super-giornata in risposta contro il bombardiere di casa Reilly Opelka, gigante di 2.11, numero 42 Atp? Ritroverà tutto il suo potenziale offensivo Matteo Berrettini, il 23enne romano salito al 25 del mondo, contro il ritrovato braccio d’oro Richard Gasquet, di dieci anni più anziano, ma anche molto più esperto nel difficile torneo di New York dove vanta le semifinali 2013 e i quarti 2015? Paolo Lorenzi sarà nel main draw dopo che è stato ripescato come lucky loser in seguito al forfait di Kevin Anderson. Proprio il sudafricano l’aveva sconfitto nell’ottavo di finale del 2017. In quell’occasione, Lorenzi era diventato il più anziano a raggiungere per la prima volta la seconda settimana di uno Slam. L’infortunio al ginocchio destro di Anderson gli apre le porte di una sfida generazionale con Zach Svajda, che ha meno della metà dei suoi anni. Sedicenne di San Diego, Svajda è il nuovo campione nazionale Usa under 18. Lorenzi, all’ottava partecipazione nel main draw dello Us Open, troverà di fronte il primo statunitense a conquistare un punto ATP prima dei sedici anni. Il vincente affronterà al secondo turno Laszlo Djere o Miomir Kecmanovic. Fra le donne, sul cemento dove nel 2015 si è disputata la storica finale tutta azzurra vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci, l’Italia schiera la sola Camila Giorgi. In forte ripresa, come testimonia la finale nella tappa Wta del Bronx, ma sfortunata anche lei nell’accoppiamento di primo turno contro la picchiatrice greca Maria Sakkari, che tanto le omiglia e contro la quale ha già perso due volte su due, senza vincere un set. In generale, la solita triade Djokovic-Nadal-Federer ha i favori del pronostico insieme alla rivelazione degli ultimi mesi, Medvedev. Che però non ha grande esperienza negli Slam, e ancor di più nella tappa particolarmente caotica come Flushing Meadows. Mentre fra le donne, anche se i bookmaker privilegiano – per esperienza e pedigree – Serena Williams, davanti ad Halep, molte sono le possibili protagoniste, da Keys ad Andreescu, dalla campionessa uscente Osaka alle picchiatrici ceche Kvitona e Pliskova. Nel segno di un tennis che più imprevedibile non si può. –