Terrorismo. Calabresi: “Arresti in Francia gesto simbolico”

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Quest’anno è tornato inaspettatamente di attualità questo tema perché appunto ci sono stati gli arresti francesi

Credo però che dal punto di vista storico le cose non cambino. Noi sappiamo cosa è successo in quegli anni, giustizia noi pensiamo di averla avuta e la verità la conosciamo”. Lo ha detto Mario Calabresi a margine della cerimonia commemorativa per il 49esimo anniversario della scomparsa del padre, il commissario capo Luigi Calabresi, e per le vittime della strage del 17 maggio 1973 in via Fatebenefratelli. Con l’operazione in Francia di fine aprile per arrestare 10 membri di organizzazioni estremiste di sinistra “si è messa fine a quella che è un’anomalia, cioè il fatto che ci fossero degli assassini che vivevano liberi e protetti in Francia.

Se però dopo tutto questo tempo mi chiedete se il carcere di queste persone può fare la differenza, oggi la mia risposta francamente no, non è una cosa che ci può cambiare. Quello che è importate però sarebbe un contribuito alla verità è all’ammissione di responsabilità”. Alla deposizione nel cortile della Questura delle corone di fiori al busto di Calabresi e fuori alla lapide esterna, a ricordo delle vittime della strage, hanno partecipato, oltre i famigliari tra cui la vedova, il prefetto di Milano, Renato Saccone, il questore, Giuseppe Petronzi, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo.