#TEXAS: LE CONSEGUENZE ECONOMICHE SUL SETTORE ELETTRICO DELL’ONDATA DI GELO DI QUALCHE SETTIMANA FA IN TEXAS

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In Texas la temperatura è risalita dopo il gelo polare che lo scorso mese ha portato il sistema elettrico statale al limite del collasso. Ma gli effetti economici dello shock stanno appena iniziando ad apparire.
Molte compagnie del settore elettrico sono in piena crisi di liquidità e non hanno i miliardi di dollari a disposizione per i pagamenti che devono al gestore statale della rete elettrica, Electric Reliability Council of Texas (ERCOT).
Al momento non vi è alcuna chiara strada per l’uscita dall’emergenza e la situazione è attentamente osservata anche da altri Stati, per via del fatto che episodi del genere potrebbero diventare sempre più comuni.
Secondo quanto afferma durante una intervista ad Axios Josh Rhodes, ricercato dell’Università del Texas, c’è stato “un collasso delle infrastrutture” statali di fronte all’ondata di freddo.
“Le nostre reti elettriche, di trasmissione del gas e dell’acqua sono andate ko”, e milioni di persone sono rimasti senza acqua ed energia elettrica per giorni. Al momento non è neppure chiaro quante persone siano morte in totale a causa dell’ondata di gelo ed i suoi effetti.
Ma ci sono state conseguenze drammatiche anche dal punto di vista economico: ad esempio il prezzo dell’energia elettrica è salito in poche ore da circa $50 dollari all’ora per megawatt ad oltre 9.000$ dollari all’ora.
Questo ha messo in difficoltà tantissime famiglie che ora si trovano di fronte a bollette stratosferiche che non riescono a pagare. Ed a cascata il problema si riversa sulle compagnie fornitrici di energia elettrica che non sono più in grado di pagare ERCOT per l’energia da loro usufruita.
Di conseguenza, a sua volta, ERCOT non ha i soldi per pagare coloro che hanno generato l’energia elettrica, e questo causa un circolo vizioso, mettendo in difficoltà ulteriori compagnie elettriche. Questo effetto dominio sta avendo ora delle segue conseguenze.
Nella sola ultima settimana è successo quanto di seguito:
• Brazos Electric Power, la più grande e vecchia compagnia elettrica del Texas, ha dovuto dichiarare bancarotta non essendo in grado di pagare ad ERCOT una fattura di 1,8 miliardi di dollari. Si tratta della prima vittima ufficiale della crisi
• Entrust Energy è diventato il secondo fornitore di energia elettrica ad essere escluso dal mercato dell’energia del Texas da ERCOT per non essere stato in grado di pagare la sua fattura
• Energy Monger, una altra compagnia texana che fornisce energia elettrica, sta per subire la stessa fine, ed ha iniziato a staccare l’energia ai suoi clienti già da questa settimana
In totale, ERCOT ora è esposta per circa 2,2 miliardi di fatture non pagate. Questa situazione ha portato anche a conseguenze dirette: sia il direttore della Public Utility Council, l’ente regolatore dell’energia in Texas, che il direttore di ERCOT sono stati licenziati.
Ma questo cambia poco comunque: è infatti impossibile rivedere con effetto retroattivo i costi dell’energia elettrica, nonostante che il Texas Tribune abbia stimato che i costi maggiori per le compagnie elettriche dovuti all’effetto dell’ondata di gelo abbiano raggiunto complessivamente 16 miliardi di dollari.
Questo lascia quasi certamente aperto lo scenario peggiore, secondo Axios: vale a dire che siano i consumatori texani a pagare, in rate che dureranno decenni.
Visto che infatti le leggi texane limitano l’ammontare che è possibile far pagare extra ai propri consumatori per ogni mese, è molto probabile che le compagnie elettriche che riusciranno a superare l’emergenza di liquidità finiranno per addebitare il costo a rate nelle bollette dei consumatori finali.
“Con miliardi di dollari di mancati pagamenti, ci vorranno probabilmente decenni per pagare tutto”, afferma Rhodes.