Torino, transgender denuncia: “Io aggredita e insultata insieme al mio ragazzo”

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L’episodio è avvenuto venerdì sera in una via della periferia nord

Silvia ha raccontato di essere uscita a cena con il suo ragazzo e mentre passeggiavano a braccetto un giovane ha urlato insulti e minacce contro di loro. “Non sarà un simile, vigliacco, gesto a oscurare il nostro impegno per l’inclusione di tutte e tutti, ma è sempre più evidente la necessità di una legge, il Ddl Zan“, ha affermato la sindaca Chiara Appendino

Una ragazza transgender è stata aggredita venerdì sera mentre camminava a braccetto con il suo ragazzo in una via della periferia nord di Torino. A denunciare l’accaduto è stata la stessa vittima, Silvia, che sul portale gay.it ha raccontato quanto le è accaduto. “Io e il mio ragazzo siamo andati a cena fuori – dice – Io ero vestita al femminile, ma senza tacchi o gonna. Indossavo un semplice jeans, una felpa e un po’ di trucco. Passeggiavo a braccetto con il mio fidanzato, quando un ragazzo si è alzato di scatto e ci ha urlato ‘fr…ci di m…a! Io vi ammazzo!'”, gli insulti rivolti dal giovane armato di bottiglia, come riferito dalla coppia.

L’aggressione

“Io l’ho guardato in faccia e lui mi ha detto ‘non mi devi neanche guardare perché ti ammazzo! Devi stare muto…'”, continua Silvia, sostenendo che il giovane ha anche provato a prenderli a calci. “Da diverso tempo ho sempre con me lo spray al pepe per autodifesa – spiega Silvia – Venerdì prima di uscire l’ho posato. Mi sono detta Torino è una città lgbt-friendly, sta migliorando, non c’è bisogno che me lo porti dietro’. Mentalmente pensavo che magari ero prevenuta a volerlo portare sempre con me, ma quella sera senza mi sono sentita insicura”, ha concluso Silvia.

Appendino: “Ddl Zan sempre più necessario”

“Non sarà un simile, vigliacco, gesto a oscurare il nostro impegno per l’inclusione di tutte e tutti, ma è sempre più evidente la necessità di una legge, il Ddl Zan”, ha affermato sui social la sindaca di Torino, Chiara Appendino. “A essere stata aggredita non è solo Silvia ma tutta Torino – sottolinea Appendino – a nome della quale voglio esprimere a lei e a tutta la comunità Lgbt la più sincera vicinanza”.