Torna a scaldarsi la disputa del Nagorno-Karabakh

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Regione contesa tra Repubblica armena e l’Azerbaigian, nel Caucaso.

Entrambi i paesi hanno invocato la legge marziale e si è assistito in questi giorni all’elenco rispettivo delle perdite dell’avversario, tra vittime e mezzi reciprocamente distrutti.

Quello che preoccupa oggi è però non solo il re-inasprirsi del conflitto, ma anche l’ingresso di Erdogan nel conflitto, che si è schierato pubblicamente a fianco del presidente musulmano dell’Azerbaigian. E’ noto che invece l’Armenia sia sostenuta da Putin. Ecco quindi che rischia con grande probabilità di prospettarsi un quadro già visto di conflitto esterno di due grandi potenze come Turchia e Russia, scenario non nuovo se pensiamo a Siria e Libia.

Il nostro Ministro Luigi Di Maio e tutta la Commissione Affari Esteri auspicano un ritorno al negoziato in quella che è un’area del Caucaso in perenne instabilità, ma che adesso rischia di diventare una nuova guerra per procura.

Occorre senza perder tempo tornare alla normalità e ad un mantenimento degli accordi presi. Solo tramite il dialogo e la diplomazia possiamo fare concreti passi in avanti!

Yana Ehm