Trame democristiane in corso. È Casini il regista del grande “inciucio” tra Pd e M5S

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I vecchi democristiani che zompettano al centro in attesa di poltrone e ascolto non lesinano consigli politici a chi – in queste ore – è alle prese c0n il rebus della crisi, una palude dalle mille incognite per i partiti che non se la passano benissimo nelle urne. Uno dei registi occulti di un possibile “inciucio” tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle, non a caso, è Pierferdinando Casini, figlio del ventre della Balena Bianca e in tempi recenti, anche grazie a posizioni soft da presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche, arruolato dal Pd che lo ha gratificato con l’elezione dello scorso anno a Palazzo Madama. È lui a dettare al Pd la linea anti-elezioni, anche in maniera esplicita: «La crisi è drammatica e per molti aspetti istituzionali inedita: se il Pd e il centrosinistra non vogliono limitarsi a far da contorno alla cavalcata solitaria del nuovo capo devono evitare sterili proclami e mettersi subito al lavoro per costruire in Parlamento un percorso diverso da quello ideato dalla Lega. Tutto il resto ci confina a spettatori irrilevanti», dice Casini.
In altri termini, la sua idea è che il M5S debba cercare i voti in Parlamento, del Pd, che dovrebbe concederglieli, e magari anche di Forza Italia.
Un filo “democristiano” lega questa dichiarazione di Casini a quella di Luigi Zanda, in gioventù portavoce di Francesco Cossiga, oggi senatore del Pd, in una intervista di tre giorni fa nella quale attaccava Renzi, aveva chiosato con una frase profetica: «Quanto ai rapporti con M5S, per il Pd i 5 Stelle sono inavvicinabili. Ma Se Di Maio viene sostituito e se il Movimento va in pezzi, allora il Pd dovrà fare politica». Anche qui, tra le righe, la “testa” di Di Maio potrebbe valere un accordo politico: quel “fare politica” sembra un invito a cancellare le pregiudiziali renziane.
Altro ex Dc, altro segnale. Gianfranco Rotondi, dal centrodestra, benedice il “lodo” Casini e si rivolge però a Forza Italia: «Casini consiglia al Pd di ideare un
percorso parlamentare diverso da quello imposto da Salvini. Penso che il consiglio sia valido anche per gli amici di Forza Italia: basta fare il gioco di Salvini, basta», dice il vicecapogruppo di Fi alla Camera.

fonte https://www.secoloditalia.it/