#TRAPIANTI

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Ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute affinchè si proceda con la massima celerità possibile all’emanazione dei #decretiattuativi della legge 1° aprile 1999, n. 91, recante “Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti”. A distanza di vent’anni dalla promulgazione, resta un vulnus che impedisce alla aziende sanitarie locali di effettuare la notifica ai propri assistiti della richiesta di dichiarare la propria libera volontà di donazione. Senza tale notifica il silenzio non è considerabile come assenso. Il risultato di questa condizione è che in Italia i pazienti in attesa di trapianti registrati al 31 dicembre 2018 sono 8.713 mentre sono quasi 4 milioni e mezzo le persone che hanno dato esplicitamente il loro consenso alla donazione di organi, grazie ai molti comuni nei quali è possibile dichiarare il consenso o il diniego a donare in occasione del rilascio o del rinnovo della propria carta d’identità. Se si fosse data esecuzione a quanto previsto dalla legge ci troveremmo ad avere una platea di #donatori di gran lunga superiore. Questo consentirebbe di salvare molte più vite umane. Gli italiani dimostrano di essere sempre più sensibili a questo tema. Bisogna offrire loro gli adeguati strumenti normativi per dare concretezza alla loro volontà. Bisogna fare presto, vent’anni di attesa non sono oltremodo tollerabili quando si parla di questi temi. Ho molto apprezzato l’iniziativa dei pazienti del #Monaldi di #Napoli in attesa di trapianto al cuore che hanno promosso una petizione per chiedere che sia data piena applicazione alla legge. Io sono con loro!

Michela Rostan