TRASPORTO AEREO IN SICILIA, RIEPILOGO

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Nei giorni scorsi, insieme ai colleghi parlamentari siciliani del M5S, abbiamo inviato una lettera al presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, perché avvii subito un monitoraggio attento della realtà aeroportuale degli scali di Catania e Palermo, per garantire il diritto alla mobilità dei siciliani e per vigilare affinché i vettori operanti sulle tratte siciliane applichino tariffe che non rendano, di fatto, lettera morta il diritto alla mobilità garantito dalla Costituzione.

La condizione di insularità, unita alla purtroppo cronica carenza di modalità di trasporto alternative, alla presenza di tariffe aeree di ammontare superiore rispetto a quelle relative a tratte con distanze similari in Italia e all’estero e il numero ridotto di vettori operanti, rende indispensabile un’attenta vigilanza da parte dell’ART. L’Autorità può intervenire per il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese ed i consumatori ed ha poteri di vigilanza nell’approvazione dei sistemi di tariffazione.

Voglio comunque rivendicare il lavoro fatto nell’ultimo anno con il Ministero presieduto da Danilo Toninelli, ricordando che dal 29 marzo 2020 sarà possibile viaggiare, a prezzo calmierato, dagli aeroporti di Comiso e Trapani per le principali destinazioni italiane. Con il decreto firmato lo scorso luglio, sono state introdotte infatti tratte soggette a oneri di servizio pubblico: da Comiso a Roma Fiumicino e Milano Linate e viceversa; da Trapani a Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli e viceversa. Per ogni singola tratta il vettore dovrà garantire all’utenza frequenze minime (uno o due voli quotidiani), orari e un numero minimo di posti, oltre a tariffe massime da applicare per tutto l’anno per i residenti in Sicilia (da 35 a 50 euro).
In questi giorni inoltre il Vice Ministro Giancarlo Cancelleri ha annunciato che nella prossima legge di bilancio saranno previsti sconti dal 30 al 50 per cento per gli studenti universitari fuori sede, chi lavora all’estero e i soggetti con disabilità grave che viaggiano da o per la Sicilia, per gli scali di Catania e Palermo.
Continuiamo a lavorare per la Sicilia e i siciliani!