Tre anni di botte e minacce alla compagna: arrestato e portato in carcere

0
66
violenza
violenza

L’inferno per una donna di origine cubana è iniziato nel 2016 subito dopo l’inizio di una relazione con un cittadino marocchino di 35 anni. La folle gelosia dell’uomo ha spesso scatenato la violenza: calci, pugni che in un caso hanno causato alla donna la rottura del setto nasale.

A gennaio 2019 la donna fu collocata in una comunità protetta che ha abbandonato volontariamente circa un mese fa, terrorizzata dalle minacce del compagno dal quale era stata rintracciata.

Ripresa la convivenza, per evitare ritorsioni da parte dell’uomo, sono subito ricominciate le violenze fisiche e psicologice in una terribile escalation. La donna è stata privata cellulare e seguita in ogni suo spostamento in modo tale da non avere contatti con l’esterno.

L’ultimo episodio si è verificato la scorsa settimana: per strada, il cittadino marocchino l’ha colpita con calci e pugni al volto lanciandole una bicicletta, sbattendole violentemente la testa sopra un’autovettura in sosta fino a farle perdere i sensi.

In soccorso della donna è arrivata una pattuglia delle volanti della Questura di Livorno allertata dai cittadini; la donna condotta in ospedale con un’ambulanza, è rimasta in osservazione per alcuni giorni a causa delle lesioni riportate alla testa.

Sentita, nei giorni seguenti da personale della Squadra Mobile su delega è stata ricostruita la grave situazione di violenze a cui era stata sottoposta. Le sue dichiarazioni hanno trovato conferma nelle testimonianze di alcune amiche a conoscenza dei maltrattamenti.

Il marocchino è stato quindi arrestato per maltrattamenti, lesioni e minacce e portato in carcere.