Treni, bus, ospedali più sicuri. Rossi: “Contrastare violenza, sicurezza è valore universale”

0
61

FIRENZE – Un milione di euro per migliorare la sicurezza e l’assistenza dei viaggiatori a bordo di bus e treni della Toscana. Grazie a queste risorse, infatti, saranno finanziati due progetti approvati dalla Giunte regionale con una delibera che destina 700mila euro all’estensione del progetto ‘Sicurezza&Caring’ sui treni e 300mila euro (cui si aggiungeranno altrettante risorse da parte del consorzio di aziende One scarl) ad uno specifico progetto per una maggiore tutela di passeggeri e conducenti sui bus.

La Toscana da anni ha messo la sicurezza a bordo tra i livellli essenziali del servizio che vuol garantire, come puntualità ed affidabilità. L’obiettivo è fare in modo che chi usa il mezzo pubblico non si senta abbandonato a se stesso. Garantire anche a minori, persone anziane o con disabilità di poter usufruire dei servizi di trasporto pubblico serenamente, ridurre ogni forma di comportamento violento o scorretto, dall’evasione del biglietto agli abusi, dalle negligenze ai vandalismi.

Questo nuovo provvedimento entra a far parte di una serie di misure messe in atto dalla Toscana negli ultimi anni per aumentare la sicurezza dei cittadini, prevenire violenze e bullismo, contrastare l’evasione e l’illegalità.

Le misure messe in campo

Tra queste iniziative sono da segnalare l’accordo con le forze di polizia per incentivare la presenza di agenti a bordo dei treni, ma anche altri numerosi interventi ad ampio spettro, tra cui i contributi agli enti locali per i sistemi di videosorveglianza (3.311.000 euro dal 2015 ad oggi), 12 progetti “pilota” per la sicurezza urbana integrata (spesso legata anche alla rigenerazione urbana di spazi degradati, oltre un milione dal 2015 ad oggi), il progetto regionale per l’assunzione di ‘Polizia di prossimità’ in 15 città toscane (scelte valutando numero di abitanti e situazioni critiche; 3 milioni nel 2019, con la previsione di portare avanti l’intervento anche per il 2020 ed il 2021), il rafforzamento della Polizia Municipale di Prato per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro (1.915.000 euro tra il 2015 ed oggi) ed infine i corsi di aggiornamento e di formazione professonale per la Polizia municipale di tutta la Toscana (1.305.000 euro dal 2015 ad oggi). Non è tutto. C’è anche un piano per garantire la sicurezza negli ospedali, che prevede l’installazione di sistemi di allarme, monitor, controlli e personale di sorveglianza.

“La sicurezza non ha colore politico, è un valore universale – ha detto il presidente delLa Regione Toscana Enrico Rossi – come la salute e, come per la salute, non ha mai senso parlare di fenomeni ‘minori’. Se una persona ha solo un’auto e le viene rubata, sicuramente non percepirà il fatto come un ‘reato minore’. La stessa cosa succede in sanità a chi subisce un danno o un disservizio. Come istituzioni non dobbiamo mai minimizzare. Mi spiace sentire spesso parlare di ‘microcriminalità’ o della differenza fra sicurezza reale e percepita. Se i cittadini si sentono insicuri le istituzioni devo rispondere con i fatti e non solo con le statistiche. Anche se non è nostra diretta competenza, presidiare la sicurezza è un dovere delle pubbliche amministrazioni, per garantire ai cittadini, soprattutto a quelli più deboli come minori o anziani, il diritto di poter ususfruire liberamente dei servizi pubblici, della sanità,delle aree verdi, perfino delle strade, per passeggiare in tranquillità Le statistiche dicono che in Toscana i reati sono in calo, ma la realtà è più complessa. Credo che se una persona avverte una sensazione di disagio ed insicurezza quando viaggia su un treno, se si sente esposta a bullismo o prevaricazione se è sul bus o se si trova in un parco, allora non contano le statistiche. E’ necessario lavorare perchè le regole siano rispettate da tutti”.

Più sicurezza sui treni
E’ già attivo, con successo, dalla fine del 2018 nelle stazioni di Santa Maria Novella a Firenze e di Pisa centrale il servizio ‘Sicurezza&Caring”, che prevede la presenza in stazione sia di personale specificamente assunto da Trenitalia per dare informazioni ai clienti (riconoscibili dalla pettorina rossa), sia di addetti alla sicurezza (in pettorina blu). Con la nuova delibera la sperimentazione verrà ampliata, portandola nelle stazioni degli altri capoluoghi di Provincia ed a bordo treno””.

“Grazie ad un accordo con Trenitalia aumenteremo al sicurezza e la cura di chi viaggia in treno aumentando il numero degli addetti – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Ceccarelli – Grazie a nuove assunzioni avremo 14 persone in più ad occuparsi di informazioni e assistenza, a rotazione, nelle stazioni dei capoluoghi di provincia e 8 persone a garantire maggiore sicurezza a bordo treno”.

Più sicurezza anche sui bus
Sugli autobus troppo spesso vengono registrati episodi di violenza (che coinvolgono anche gli autisti) o di prevaricazione e bullismo. La Regione, insieme alle aziende di trasporto di One scarl, ha ritenuto necessario creare postazioni di guida più protette, dotare i mezzi di telecamere a bordo, ma anche lavorare con le aziende di trasporto per garantire la serenità di chi viaggia con persone a bordo addette alla vigilanza ma capaci anche di dare informazioni e illustrare correttamente le varie possibilità offerte dalle App e dalle nuove tecnologie (ad esempio orari in tempo reale, biglietto via sms, variazioni delle linee, etc), informazioni che troppo spesso non arrivano all’utenza ed in particolare a quella più debole.

“Le aziende di One scarl – prosegue Ceccarelli – hanno preso accordi per ricorrere ad addetti alla vigilanza privata per scoraggiare atti di violenza a bordo ed anche per accompagnare i controllori dei biglietti, dato che spesso è proprio il momento della verifica del titolo di viaggio a scatenare i conflitti”.

Naturalmente ogni iniziativa finalizzata alla sicurezza sarà svolta in collaborazione con le forze dell’ordine e la polizia municipale e proprio per questo la delibera di Giunta invita i gestori delle aziende di trasporto ad attivare specifici accordi con i Corpi di Polizia municipale dei Comuni interessati.