Trento città amica dei bambini e degli adolescenti: percorso e prospettive nel report 2020

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Festival ASIA QUESTALTROMONDO PAT / COME AQUILONI SOPRA LA SCUOLA / Ufficio stampa Giunta PAT

Il Comune di Trento è da anni impegnato sul tema della promozione del benessere e dei diritti dei bambini e dei ragazzi e realizza azioni concrete, attività e servizi volti alla loro piena integrazione. Promuove iniziative volte a conoscere e ad attuare i diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il 3 dicembre 2019 ha ottenuto il riconoscimento di Città amica dei bambini e degli adolescenti.
Trento è dunque impegnata ad essere una città adatta a tutti, in cui le opinioni, i bisogni, le priorità e i diritti di tutti i bambini e adolescenti sono parte integrante delle politiche. Una città che accetta, accoglie e valorizza le differenze, caratterizzata da inclusione, partecipazione e collaborazione.
Sono nove i passi concretizzare la creatività e l’impegno delle amministrazioni comunali nel rendere i principi della Convenzione una pratica quotidiana. Uno di questi è predisporre un regolare rapporto sulla condizione dell’infanzia in città.
Per attuare questo passo l’ufficio Politiche giovanili, il servizio Attività sociali e l’ufficio Infanzia, con la collaborazione dell’ufficio Statistica e il supporto della Fondazione Demarchi, ha raccolto una serie di dati relativi all’infanzia e all’adolescenza nel Comune di Trento, con l’obiettivo di rappresentare la condizione dei bambini e degli adolescenti come punto di partenza per poter concretizzare in modo più efficace il percorso.
Il Rapporto sull’infanzia e l’adolescenza si compone di tre parti:
• dati statistici del quinquennio 2015-2019
• una mappatura di tutte le iniziative dell’anno 2019/2020 rivolte a bambini e adolescenti e il bilancio comunale 2019 dedicato alla fascia d’età 0- 18 anni
• i dati raccolti durante il periodo di lockdown attraverso la ricerca Ri-emergere, curata dalla Fondazione Demarchi, su incarico dell’Agenzia per la famiglia.
Anche durante questo periodo di pandemia sono state mappate più di 50 iniziative proposte, che ha rafforzato un lavoro di rete da ampliare ad altri servizi comunali e da rendere operativo attraverso una riorganizzazione dei diversi Tavoli di lavoro dedicati alla fascia 0-18 anni e nati nel corso degli anni.
La lettura dei dati statistici evidenzia una certa differenziazione tra i territori della città con bisogni ed esigenze specifiche per quanto riguarda la condizione delle famiglie e dei bambini e ragazzi; da qui l’importanza di investire in azioni specifiche e mirate nei diversi quartieri, con il coinvolgimento, già nella fase di costruzione delle azioni, di tutti i soggetti attivi sul territorio, favorendo e incentivando un lavoro di collaborazione in rete.
In tempi di Covid è stata limitata la socialità per i bambini e i ragazzi, sono pertanto necessarie attenzioni particolari sull’aspetto relazionale, anche considerando un incremento delle fragilità familiare, una fatica ad essere genitori, riferimenti educativi sicuri in questo tempo di incertezze. Si sta inoltre sensibilmente incrementando la forbice sociale tra chi ha i mezzi e le risorse per garantire un buon livello di benessere familiare e chi questi mezzi non li ha o a breve non li avrà più.
D’altro canto in altre famiglie e nei bambini, ragazzi e giovani stanno emergendo anche risorse inaspettate, prima non manifestate, che possono costituire una risorsa comunitaria importante in un’ottica di rete e di mutuo aiuto.
Nel contesto attuale di profondi cambiamenti ancora più rilevante sarà quindi investire nella sperimentazione di metodologie e azioni innovative.