È stato pubblicato il 4 dicembre 2019 sulla Gazzetta Ufficiale il decreto dei Ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico riguardo le modalità di versamento delle maggiorazioni dei canoni annui per le concessioni di coltivazioni e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana. Un grosso passo in avanti che va a completare il lavoro iniziato dal parlamento nel gennaio 2019 con l’approvazione dell’emendamento al Decreto Semplificazioni 2019 riguardante la materia stessa.
“Con questa misura si va a chiudere il cerchio. Saranno aumentati di 25 volte i canoni annuali delle concessioni di idrocarburi – dichiara il Deputato della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Davide Crippa – e di quelli dei permessi di prospezione e ricerca. Questi canoni erano fermi dal 1998, nemmeno il passaggio di valuta con l’avvento dell’Euro aveva mosso le cifre per concessioni ad oltre 40000 km, che portavano poco più di 1 milione di euro nelle casse dello Stato”.
Nel dettaglio, i rincari in questione corrispondono a:
– Concessione di coltivazione: 1481,25 € per Km2 (rincaro di 1423,78 € rispetto ai canoni precedenti)
– Concessione di coltivazione in proroga: 2221,78 € per Km2 (rincaro di 2135,54 € rispetto ai canoni precedenti)
– Concessione di stoccaggio su concessione di coltivazione: 14,81 € per Km2 (rincaro di 0,44 € rispetto ai canoni precedenti)
– Concessione di stoccaggio senza concessione di coltivazione: 59,25 € per Km2 (rincaro di 1,78 € rispetto ai canoni precedenti)
– Permesso di prospezione: 92,50 € per Km2 (rincaro di 88,91 € rispetto ai canoni precedenti)
– Permesso di ricerca: 185,25 € per Km2 (rincaro di 178,07 € rispetto ai canoni precedenti)
– Permesso di ricerca in prima proroga: 370,25 € per Km2 (rincaro di 355,88 € rispetto ai canoni precedenti)
– Permesso di ricerca in seconda proroga: 740,50 € per Km2 (rincaro di 711,76 € rispetto ai canoni precedenti)
