Truffati dalle banche: arriva il call center che aiuta le vittime a farsi valere

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Un call center per aiutare le vittime di truffe bancarie a far valere le proprie ragioni. A dieci giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che riconosce un indennizzo per i risparmiatori coinvolti nei crac bancari, il Ministero dell’Economia ha annunciato su Twitter un ulteriore strumento per aiutare i truffati: un numero telefonico di supporto per la compilazione dei moduli di richiesta online.

“Dovete presentare domanda al #FondoIndennizzoRisparmiatori? Per le richieste di assistenza sul portale della Consap è attivo anche un call center telefonico” si legge sul profilo social ufficiale del Ministero. Lo strumento è stato pensato per chi, dati i numerosi step previsti sul portale del Fir (Fondo Indennizzo Risparmiatori), avesse bisogno di una guida. Il numero, 02.49525830, sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00.

Ad avere accesso al fondo è una vasta platea: risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, ma anche le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, nonché le microimprese con meno di 10 dipendenti e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche coinvolte dai crac. La dotazione iniziale è un tesoretto di oltre 1,5 miliardi.

Le domande dovranno essere presentate alla Commissione tecnica indipendente costituita presso il ministero di Economia e Finanza, le cui attività di supporto sono affidate alla Consap, entro 180 giorni dal 22 agosto, data ufficiale del via libera al decreto attuativo. Undici in tutto gli istituto di credito coinvolti: Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, Credito cooperativo padovano, Banca Brutia, Banca popolare delle province calabre, Banca di Paceco e Credito cooperativo interprovinciale Veneto.                                                                                                          fonte https://www.ilparagone.it