Turismo. Agriturismi emiliano-romagnoli “in sofferenza” rispetto ad altre regioni, il punto di Tagliaferri (Fdi)

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Le strutture del territorio “accusano” la concorrenza di Toscana, Veneto, Bolzano e Umbria. Secondo il consigliere servono iniziative efficaci per far fronte alla situazione

Nonostante un’offerta gastronomica e paesaggistica d’eccellenza, secondo Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, l’afflusso turistico negli agriturismi emiliano-romagnoli va a passo stentato. Stando al rapporto Ismea 2018, in termini nazionali il settore è in continua crescita (nel 2017 12,7 milioni di presenze e 3,2 milioni di arrivi) e registra un fatturato del 6,7% in più in confronto al 2016, alla luce di oltre 23.000 aziende attive in Italia. Tuttavia un turista su due, per lo più straniero e proveniente da Brasile, Russia, Cina, Croazia e Danimarca, sceglie altre destinazioni rispetto all’Emilia-Romagna. In vetta alle preferenze dei visitatori spiccano Toscana, Veneto, Bolzano, che insieme fanno più della metà degli arrivi totali, e Umbria.

Per queste ragioni il consigliere, in un’interrogazione, chiede alla Giunta come giudichi “l’inferiore attrattiva, malgrado le oggettive potenzialità, di afflusso turistico nei nostri agriturismi rispetto alle regioni limitrofe e se ciò possa essere motivato da una minore promozione della Regione a livello turistico internazionale”. Senza dimenticare la necessità di adottare iniziative per risolvere la situazione e per accrescere la competitività delle strutture emiliano-romagnole.