Turismo, come rilanciare un settore strategico

0
63

Oltre 300mila imprese e un milione di lavoratori guardano all’estate con speranza per la ripartenza del turismo. E’ fondamentale che gli italiani rispondano in massa per compensare almeno in parte la perdita di turisti stranieri. Bisogna evitare che uno dei settori trainanti dell’economia italiana entri in una spirale negativa. E’ quanto evidenziato da CNA Turismo Agli Stati Generali del turismo a Villa Pamphilj dove hanno partecipato Marco Misischia e Cristiano Tomei, rispettivamente Presidente e Coordinatore nazionale di CNA Turismo e Commercio.

I danni sin qui registrati sono enormi. Solo nel primo trimestre 2020 per l’intera filiera del turismo si stima una perdita di 15,6 mld di euro. Al termine del secondo trimestre le perdite stimate potrebbero arrivare a 25,3 miliardi pur considerando una graduale ripartenza degli spostamenti e dei viaggi dopo il termine del lockdown. Il bilancio dei primi sei mesi rischia di presentare una perdita di 41 miliardi di euro. Si tratta di un valore enorme considerato anche che nel 2019, in presenza di una stagione turistica ordinaria, il fatturato realizzato aveva sfiorato i 57 miliardi di euro.

La perdita più consistente riguarderà il settore della ricettività (-13 miliardi di euro) ma il crollo del fatturato investirà in ogni caso tutta la filiera: la ristorazione (- 6,9 MLD di euro), lo shopping turistico (-6,1 MLD di euro), i trasposti turistici gestiti da imprese private (-6,7 MLD di euro), le agenzie di viaggio con (-2 MLD di euro), la cultura (-2,7 MLD di euro) e le escursioni e il turismo esperienziale (- 3 MLD di euro).

Davanti a una crisi così profonda, CNA ha sostenuto precise istanze per affrontare l’emergenza che hanno trovato risposte dal governo nel Decreto Rilancio a partire dal bonus turismo per promuovere la ripartenza nell’immediato del settore . Inoltre l’estensione della durata delle concessioni demaniali fino al 2033 in tutti i comuni costieri italiani al fine di dare stabilità al comparto turistico marittimo, settore tra i primi ad essere interessato alla ripartenza turistica soprattutto nel periodo tra luglio e settembre.

Le altri principali misure riguardano l’ampliamento del sostegno per gli affitti degli immobili adibiti ad attività ricettive e commerciali, dell’alberghiero e dell’extra alberghiero, delle agenzie di viaggio/tour operator; il sostegno al reddito delle imprese, l’esenzione di imposte e tributi locali per il periodo dell’emergenza sanitaria; la sospensione di utenze commerciali che non possono risentire di imputazioni di oneri e interessi;

Agli Stati Generali, CNA ha avanzato proposte di lungo termine per il settore partendo da un piano straordinario di medio e lungo termine che abbia al centro il rilancio agli investimenti, pubblici e privati, mettendo in campo tutte le risorse disponibili per un progetto di promozione all’estero per riconquistare i mercati perduti che comprenda anche la ristrutturazione e la valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive. Inoltre è necessario il potenziamento delle infrastrutture sviluppando modalità di accesso a tutte le destinazioni turistiche italiane attraverso collegamenti aerei, ferroviari, marittimi oltre che stradali ai quali legare soluzioni integrate e sostenibili; l’utilizzo dei poli culturali quali musei, teatri, biblioteche, aree archeologiche insieme all’integrazione delle politiche turistiche nazionali con quelle regionali, la valorizzazione delle eccellenze territoriali, dei siti Unesco, dei parchi archeologici, marini, naturali, dei borghi, risulteranno fondamentali, per aumentare la capacità di attrazione del turismo italiano. Proprio per queste ragioni, è fondamentale implementare le politiche turistiche dei territori per dare risalto alle specialità identitarie locali (volano per la ripartenza del turismo) incoraggiando la promozione e l’artigianato di qualità, soprattutto se finalizzati ai percorsi del gusto, dei saperi e della tradizione.

Inoltre una Governance permanente del turismo attraverso i tavoli istituzionali per monitorare tutte le fasi del processo di ripartenza e di rilancio del turismo in Italia, per condividerne con le imprese le strategie e la messa in pratica delle azioni e delle misure necessarie, anche in ambito europeo, in modo da cogliere obiettivi irrinunciabili nel segno dell’innovazione, dell’integrazione e dell’aumento della competitività e della specializzazione del sistema turistico nazionale.