TURISTA FRANCESE MORTO: RECUPERATA SALMA

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TURISTA FRANCESE MORTO: RECUPERATA SALMA, VERSO PORTO SCARIO

CODACONS: ESPOSTO CONTRO PROTEZIONE CIVILE E 118, VERIFICARE TEMPI DEL SOCCORSO E UTILIZZARE STRUMENTI DI GEOLOCALIZZAZIONE, MA TURISTI E CITTADINI DEVONO EVITARE COMPORTAMENTI A RISCHIO

Il Codacons interviene dopo la morte del turista francese in Cilento con un esposto nei confronti di Protezione Civile e 118 teso a verificare le tempistiche di intervento e di soccorso nei confronti del giovane ambientalista.

L’Associazione, infatti, ha raccolto informazioni sul funzionamento della macchina dei soccorsi e contesta i tempi di intervento (in primis l’arrivo, solo dopo 28 ore, dell’elicottero per le ricerche) così come emersi dalle notizie di stampa. La denuncia di “errori fin dall’inizio”, di negligenze e ritardi da parte della macchina dei soccorsi non può e non deve cadere nel vuoto, ma deve condurre a indagini serie e rapide per chiarire la reale dinamica dei fatti e per evitare che eventuali inefficienze si ripetano in futuro.

Conviene far luce, inoltre, sulla possibilità di utilizzare sistemi di geolocalizzazione per migliorare e accelerare le procedure di emergenza: questi sistemi, che pure esistono, devono al più presto essere integrati e resi operativi dalle istituzioni e dagli enti deputati alla ricerca e soccorso – superando eventuali resistenze tecniche o culturali da parte dei soggetti responsabili.

L’Associazione, al tempo stesso, ricorda però che cittadini e turisti devono attivamente impegnarsi per evitare comportamenti a rischio – tali da costringere a procedure di soccorso difficili e complesse, e tali anche da imporre costi elevati alla collettività. In primis, è sempre bene evitare di avventurarsi in solitudine in zone impervie e non attrezzate, così da minimizzare i rischi. Inoltre, conviene sempre un’adeguata preparazione per le escursioni, in modo da non intraprendere percorsi al di sopra delle proprie capacità.