Tutela delle minoranze linguistiche, audizione al Parlamento europeo

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Le proposte dell’iniziativa “Minority safepack” – nata dalla solidarietà tra molte comunità linguistiche minoritarie d’Europa e già supportata dalla Provincia autonoma di Trento – è stata presentata in un’audizione al Parlamento europeo, promossa dalle Commissioni per le libertà civili, la cultura e le petizioni. Sostenuto da 1.123.442 firme in ben 11 Stati membri, Minority safepack propone un pacchetto di leggi per la promozione e la tutela delle comunità linguistiche minoritarie europee e per le lingue regionali e minoritarie.

All’audizione svoltasi a distanza in conformità alle norme anti-contagio, gli organizzatori hanno presentato le proposte su come il diritto dell’Ue possa promuovere i diritti delle minoranze e la diversità linguistica e culturale in Europa. In occasione dell’audizione si sono riuniti gli eurodeputati della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, della commissione per la cultura e l’istruzione, e della commissione per le petizioni. All’appuntamento hanno inoltre preso la parola gli alti rappresentanti della Commissione, del Consiglio d’Europa, dell’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali e del Comitato delle regioni. Il rappresentante del Comitato dei cittadini e presidente onorario della Fuen (Unione federale delle nazionalità europee) Hans Heinrich Hansen, ha presentato il percorso che ha portato a questa iniziativa. “Abbiamo cercato di essere il più ambiziosi possibile e speriamo che la Commissione, insieme al Parlamento e al Consiglio, sia ancora più ambiziosa nel definire una nuova legislazione che avrà un impatto sulle minoranze in Europa”.

In apertura dei lavori, i promotori hanno discusso di uguaglianza e sostegno alle minoranze, in particolare in relazione alla politica di coesione, alla ricerca, ai finanziamenti dell’Ue e agli aiuti di Stato. La maggioranza degli eurodeputati ha sottolineato l’importanza della diversità non solo tra gli Stati membri, ma anche al loro interno. Alcuni deputati hanno tuttavia commentato negativamente le proposte, sostenendo che rischiano di esacerbare le divisioni sociali.

La seconda parte dell’audizione è stata dedicata a temi quali lingua, istruzione, cultura e media audiovisivi. La stragrande maggioranza degli oratori ha accolto con favore la proposta di un Centro europeo per la diversità linguistica. È stata anche evidenziata la necessità di un migliore accesso delle minoranze ai processi linguistici inclusivi e ai contenuti originali. Altri temi sollevati includevano la creazione di un mercato digitale unico, il ruolo dei media, i blocchi geografici e la protezione del diritto d’autore in relazione alla conservazione della cultura minoritaria. A tal proposito, il presidente della commissione per le libertà civili, Juan Fernando López Aguilar, ha sottolineato come “la diversità sia essenziale per società vivaci e dinamiche”. Il vicepresidente della commissione per la cultura, Dace Melbārde, ha dichiarato: “La lingua è una delle espressioni più sottili della nostra identità culturale. La protezione e la promozione della diversità linguistica è una delle nostre priorità fondamentali”.