TUTTI GLI “ALTRI” TEMONO GIUSEPPE CONTE

0
54

Giuseppe Conte si è messo a disposizione del Movimento 5 Stelle e del paese. Ha deciso di metterci la faccia, la testa ed il cuore.

E come ha iniziato a girare per le pizze e le strade del paese ha ricevuto una accoglienza calorosa da tantissime persone. Quelle piazze e quelle strade si sono riempite di gente che vogliono un paese in grado di reggere le sfide del futuro, propositivo verso gli altri paesi d’Europa ed il mondo intero e non subalterno a nessuno. Le persone che non sono prevenute e non hanno la mente offuscate riconoscono il lavoro immane che ha svolto dapprima per rilanciare il paese dopo decenni di tagli alla spesa pubblica, licenziamenti e privatizzazioni. Prima del covid erano state creati oltre 330.000 posti di lavoro a tempo indeterminato che è quello necessario ai giovani per creare una famiglia ed anche per rimanere nel bel paese e non emigrare. Il covid è stata una maledizione per tutti ma l’Italia con Conte è stata in grado di fronteggiare per prima la minaccia di pandemia con provvedimenti che sono stati poi copiati in tutto il mondo. Abbiamo avuto tanti decessi ma in larga parte è dipeso dalla pessima gestione delle regioni che hanno il compito di gestire la sanità in seguito ad un decentramento voluto dalle destre sulla scia delle privatizzazioni “selvagge”, con quella della sanità in prima fila. Privatizzazioni che invece che migliorare il servizio hanno creato regioni ad efficienza estremamente differenziata con costi, tempi ed efficienza estremamente variabile da luogo a luogo. Le persone però hanno compreso che Giuseppe Conte è una persona onesta e competente e che non ha e non ha mai avuto secondi fini gestendo in trasparenza e nel modo migliore possibile il recupero dei “beni comuni”.

Con il Governo Conte i Comuni, le province e le regioni hanno finalmente tornato a respirare dopo decenni di austerity e diminuzione dell’efficienza amministrativa e gestionale. C’è molto ancora da fare ma Giuseppe Conte da la garanzia che “si può fare”! Il paese può essere una guida di buone pratiche e sviluppo oculato e sostenibile. Con Conte l’Italia si è per la prima volta occupata di transizione ecologica per un mondo equo e sostenibile che possa garantire un futuro radioso alle future generazioni. E’ evidente che tutti gli “altri” gruppi politici non hanno visto di buon occhio la scelta di campo di Giuseppe Conte. Ma con chi avrebbe potuto schierarsi se non con un gruppo politico che fa della competenza, dell’onesta e della trasparenza i principi per governare?

Mauro Coltorti